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La cooperazione come motore del cambiamento

redazione

La cooperazione come motore del cambiamento

martedì 26 Marzo 2019

Filippo Parrino eletto nuovo presidente di Legacoop Sicilia al termine del 15° congresso regionale del 21 marzo
“La cooperazione ha avuto in Sicilia il merito di farsi motore di cambiamento: dalle aziende nate sui beni confiscati alla gestione dei siti culturali, alla rigenerazione urbana. è un albero su cui nascono sempre nuovi rami”. Sostenibilità e innovazione sono i due versanti su cui è importante scommettere

PALERMO – è Filippo Parrino il nuovo presidente di Legacoop Sicilia. è stato eletto ad unanimità al termine del 15° congresso regionale che si è tenuto nei giorni scorsi al San Paolo Palace hotel di Palermo alla presenza del presidente nazionale Mauro Lusetti. Sessantadue anni, una lunga esperienza come presidente di Legacoop Palermo e poi di Legacoop Sicilia Occidentale, Parrino ha seguito sia il settore delle cooperative sociali che le cooperative nate sui Beni confiscati e quelle della neonata CulturMedia.

Ad aprire i lavori è stata la relazione del presidente uscente Pietro Piro alla guida dell’organizzazione dal 2014 e in precedenza direttore regionale di Legacoop Sicilia, che ha fatto un bilancio dell’organizzazione in questi anni puntando l’attenzione su alcuni punti fondamentali: “la legalità come pilastro della cooperazione Legacoop in Sicilia”; l’attenzione ai giovani e alle donne “mai pronti ad investire su se stessi come in questo momento storico ma per cui – ha detto – bisogna pensare a percorsi di formazione e informazione ancora più mirati”.

Soprattutto riguardo ai giovani, Piro ha citato un report di Diste Consulting secondo cui in Sicilia su cento imprese registrate dodici sono condotte da under 35 mentre in Italia le imprese gestite da giovani della stessa fascia d’età sono nove ogni cento.

“Un dato su cui riflettere coinvolgendo in maniera sempre maggiore all’interno degli organismi Legacoop i giovani cooperatori e allargando lo sguardo anche al nuovo protagonismo femminile”, ha detto Piro.

Un invito raccolto dal neo presidente Filippo Parrino. “A Palermo ma anche a Trapani e Agrigento– ha detto Filippo Parrino, presidente uscente di Legacoop Sicilia Occidentale – come presidente ho lavorato proprio su questo e dato risposte ad istanze nuove. Andremo nella stessa direzione anche nel resto dell’Isola puntando su sostenibilità e innovazione. La cooperazione ha avuto in Sicilia il merito di farsi motore di cambiamento: dalle aziende nate sui beni confiscati alla gestione dei siti culturali, alla rigenerazione urbana. E’ un albero su cui nascono sempre nuovi rami”.

Gli esempi non mancano: dalle cooperative nate sui beni confiscati nel Palermitano, molte delle quali aderenti al Consorzio Libera terra, alla cooperativa Terramia di Castelvetrano in un’azienda confiscata alla mafia nel “feudo” del boss Matteo Messina Denaro; da CoopCulture che gestisce, tra l’altro, la Valle dei Templi di Agrigento alla cooperativa Parco Uditore che ha recuperato un angolo di verde abbandonato a Palermo.

Tra le proposte emerse durante il congresso, la messa in rete delle giovani cooperative in modo da aumentarne competitività e progettualità; percorsi di formazione e informazione sui valori e le opportunità che il sistema Legacoop propone a sostegno delle nuove imprese cooperative con finanziamenti agevolati e interventi mirati a potenziare misure come “Resto al Sud”, destinate proprio ai giovani delle regioni del Mezzogiorno.

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