AAA: cercasi spazio per i lavori green in Sicilia. E di spazio, nel mercato di oggi, ce ne sarebbe davvero tanto. Eppure nel mondo della formazione professionale finanziata con fondi pubblici, i profili professionali legati al “green” non riescono a decollare. Proprio quei mestieri che servirebbero come il pane. Nel mondo dell’Iefp – l’istruzione e formazione che finanzia i corsi in regime di completamento dell’obbligo scolastico – non c’è traccia di queste figure.
Percorsi triennali e finanziamenti
Nei percorsi triennali, finanziati fino al 2027, la Regione non ha investito un solo euro nella formazione green. L’assessore regionale alla Formazione, Mimmo Turano, precisa che si tratta di corsi proposti dalle istituzioni scolastiche: in pratica, o si finanziano le proposte delle scuole – che, di anno in anno, restano sempre le stesse – oppure non c’è possibilità di intervenire diversamente.
Va meglio sul fronte dei corsi tradizionali, che da quest’anno vengono finanziati con i fondi europei del programma Gol. Approvati lo scorso agosto e in fase di avvio, dei circa 30 mila corsi finanziati il 25% riguarda realmente i mestieri green.
Si tratta di percorsi di aggiornamento orientati all’innovazione e alla sostenibilità ambientale, spesso combinati con competenze digitali o linguistiche; oppure di corsi di riqualificazione professionale con titoli specifici nei settori agricolo, della gestione del verde e della sostenibilità ambientale.
Profili professionali green formati
Più concretamente, si formano:
- Addetti alle produzioni zootecniche, agricole, florovivaistiche e forestali
- Operatori specializzati nella cura e manutenzione di aree verdi, parchi e giardini
- Tecnici per la gestione forestale e per l’individuazione delle risorse utili alla sostenibilità
Sono previsti anche percorsi per operai specializzati negli interventi di prevenzione e cura delle componenti vegetali di giardini storici e parchi, o per la potatura con tecniche adeguate allo stato della pianta e alle condizioni fitosanitarie e ambientali.
La sfida del sistema formativo siciliano
Certo, il programma Gol continua comunque a finanziare una quota consistente di profili tradizionali, come gli operatori del benessere (estetisti e parrucchieri). Tuttavia, si comincia a intravedere qualcosa di interessante in un panorama formativo che dovrebbe sempre più guardare al mondo del lavoro che cambia.
In una recente inchiesta del QdS, Confindustria ha ribadito come le imprese richiedano figure professionali legate all’innovazione e alla sostenibilità: dall’aerospazio alla meccatronica, dall’Ict all’agroalimentare di qualità.
Si cercano tecnici specializzati, operatori digitali, manutentori e installatori di impianti green. Ed è su queste figure che bisognerebbe concentrare gli investimenti, orientando la formazione verso i mestieri del futuro e non solo verso quelli tradizionali.
Servirebbe un sistema realmente duale, in cui scuola, università, enti di formazione e imprese lavorino insieme, garantendo ai giovani un apprendimento teorico e pratico direttamente in azienda.