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“La fuga di Anna”: un viaggio nella Sicilia e nei sentimenti

“La fuga di Anna”: un viaggio nella Sicilia e nei sentimenti

“La fuga di Anna”, romanzo d’esordio di Mattia Corrente, siciliano classe 1987, fresco vincitore del premio letterario “città di Erice”

Un’indagine nel passato, un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose. E, sullo sfondo di tutto, un intrigante perigrinare per la Sicilia. Sono queste le caratteristiche de “La fuga di Anna”, romanzo d’esordio di Mattia Corrente, siciliano classe 1987, fresco vincitore del premio letterario “città di Erice”.

Protagonisti delle vicende narrative sono – appunto – Anna e l’anziano marito Severino che spera di ritrovare e ricondurre a sé una moglie che è uscita di casa ed è scomparsa. Una personalità poliedrica quella di Mattia Corrente, votato alla scrittura per liberarsi di sè stesso e sperimentare le vite che gli mancano. Ha un debole per Calvino, Carver, Hemingway, Pavese, le poesie di Ignazio Buttitta e le storie che raccontano i pescatori di Stromboli. Ha collaborato come ghostwriter con importanti case editrici italiane

La presidente della giuria, Silvana Grasso, ha elogiato il romanzo del giovane scrittore isolano, affermando che “è una discesa nei meandri dell’esistenza, un percorso attraverso stalattiti e stalagmiti minacciose, alla ricerca di tracce tanto evidenti quanto ingannevoli delle vite periferiche che oscillano tra riconoscimento e negazione, perdono e condanna”. “La narrazione – ha aggiunto – innervata da una sintassi quasi anatomica, conferisce al racconto una pulsazione quasi corporea, evocando emozioni anche attraverso sottili dettagli”.