La lotta alla fibrosi cistica passa anche da Vittoria - QdS

La lotta alla fibrosi cistica passa anche da Vittoria

redazione

La lotta alla fibrosi cistica passa anche da Vittoria

sabato 27 Febbraio 2021

L’impegno della “Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica” sul territorio prosegue nonostante il Covid. Il responsabile Daniele La Lota al Qds: “Fondamentale sensibilizzare e sostenere la ricerca”

VITTORIA (RG) – È partita la campagna di beneficenza in coincidenza con la Pasqua 2021 della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, che sostiene la ricerca per la cura della fibrosi cistica.

La fibrosi cistica è una malattia genetica grave, presente dalla nascita in quanto dovuta a una mutazione del gene Cftr. La malattia colpisce molti organi, soprattutto polmoni e pancreas. È proprio il danno ai polmoni che determina la qualità e la durata della vita di chi ne è affetto, perché porta all’impossibilità di respirare.

Al momento non esiste una cura che porti alla completa guarigione e chi soffre di questa malattia ha un’aspettativa media di vita che si avvicina ai quarant’anni, guadagnati, spesso, a prezzo di terapie giornaliere che non risparmiano la sofferenza.

Nel 1997, insieme agli imprenditori Vittoriano Faganelli e Matteo Marzotto e a Michele Romano, il professore Gianni Mastella, scomparso a Verona il 3 Febbraio scorso all’età di novant’anni a seguito di una grave malattia, istituì la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica che diventò il primo Ente nazionale a promuovere e finanziare studi scientifici sulla malattia genetica, puntando su una ricerca indipendente, capace di trovare forme di aggregazione tra differenti competenze.

Dal 2002 a oggi Ffc ha promosso 417 studi, investito 32 milioni di euro in attività di ricerca e costituito una rete che coinvolge complessivamente 1000 ricercatori e 10mila volontari.

“Quando l’ho conosciuta – ha dichiarato il responsabile della Delegazione Ffc di Vittoria Ragusa e Siracusa, Daniele La Lota – la fibrosi cistica era un tabù. Nel 1998 non c’era la più pallida idea di cosa fosse. Mi dissero che mia figlia Martina avesse la mucoviscidosi e che non sarebbe arrivata all’età della scuola. A Messina trovai il prof. Magazzù che le diagnosticò la fibrosi cistica. Creai un gruppo di sostegno che, dopo poco tempo, diventò la Delegazione odierna”.

“Il nostro scopo – ha continuato La Lota – è informare e cercare di sensibilizzare la popolazione, oltre che a mobilitarci per sostenere economicamente la ricerca. Siamo attivi sul territorio ed organizziamo spettacoli benefici come ‘Insieme per donarti un respiro’, a cui partecipano numerosi artisti del mondo dello spettacolo nazionale”.

“Adesso è in atto la campagna di Pasqua, e ci stiamo preparando a distribuire, in sicurezza e rispettando le norme anti-contagio, le uova, le colombe ed il cioccolato. Questi doni sostengono la raccolta fondi che ci porterà verso la cura per tutti i malati di fibrosi cistica”.

“L’anno scorso il Covid-19 ha influenzato la nostra raccolta fondi – ha concluso La Lota – e non è stato possibile affrontare la campagna pasquale. Ma non ci siamo arresi e nel periodo natalizio abbiamo offerto oltre 2600 panettoni, grazie ai quali abbiamo raccolto circa 44mila euro. Ringraziamo tutti i sostenitori della Fondazione e tutti i volontari della nostra Delegazione impegnati nella causa”.

La Fondazione, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia e con l’Istituto Gaslini di Genova, è impegnata con il progetto “Task Force for Cystic Fibrosis” che ha permesso, attraverso investimenti significativi, di individuare il promettente correttore ARN 23765 e sviluppare nuovi farmaci.

Grazie alle campagne di comunicazione, la Ffc si impegna a dare un’informazione ampia sulla malattia e sulla diagnosi dei portatori sani attraverso test genetici disponibili alla popolazione generale.

Biagio Tinghino

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