Roma, 25 lug. (askanews) – “A più di 50 anni dalla legge Quadrifoglio del ministro dell’Agricoltura Marcora, finalmente gli agricoltori italiani hanno nel governo Meloni un alleato forte, intenzionato a imprimere una forte azione a sostegno del comparto, frutto di una radicale opera di riforma e rinnovamento in grado di fare fronte alla mutata e complessa situazione internazionale”. Lo dichiara in una nota il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra.
“Dai dazi al cambiamento climatico – spiega – il mondo agricolo necessita di strategie chiare e determinate, di interventi strutturali e non di facciata, di una visione prospettica come quella contenuta in Coltivaitalia”.
Il provvedimento, fortemente voluto dal ministro Lollobrigida e dal governo Meloni prevede l’impiego di più di 1 miliardo di euro, “con le quali intendiamo rafforzare il sistema agricolo, con investimenti strutturali e un forte supporto alle filiere produttive, mettendo a sistema, ad esempio, le interazioni tra aziende agroalimentari e imprese agricole nella filiera del frumento e nel campo dell’olivicoltura per la quale sono stati resi disponibili ben 300 milioni per il Piano olivicolo nazionale. Ci sarà attenzione – ricorda La Pietra – per la produzione di carne bovina nazionale, per tutta la zootecnia e per tutti i giovani imprenditori, con particolare riguardo per le imprese al femminile, che vorranno creare lavoro ed economia nell’agricoltura”.
Il sottosegretario ricorda infine che l’agroalimentare, la pesca e l’acquacoltura “sono priorità di questo esecutivo, così come lo è il contrasto alle crisi crisi economiche derivanti da fitopatie o dalla diffusione della peste suina africana (PSA). Vogliamo invertire la rotta rispetto allo spopolamento dei territori, renderli disponibili a nuove generazioni di agricoltori che ne saranno custodi ambientali e accompagnare i processi innovativi che necessariamente devono connaturare l’agricoltura di domani. Lo vogliamo con forza e Coltivaitalia è la prova tangibile di come siamo al fianco del mondo agricolo e di come intendiamo esserlo anche negli anni a venire, in Italia e in Europa”, conclude La Pietra.