Milano, 2 dic. (askanews) – La prima mappa dei “Vigneti di Montespertoli” è stata presentata alla stampa di settore e agli operatori lunedì primo dicembre al MuTer, il Museo del Territorio di Montespertoli, segnando un passaggio decisivo nel percorso di definizione dell’identità vitivinicola del Comune. L’Associazione dei Viticoltori di Montespertoli ha affidato il lavoro ad Alessandro Masnaghetti, fondatore di Enogea e riferimento nel panorama della cartografia del vino, con il sostegno delle tredici aziende associate e il patrocinio dell’amministrazione comunale.
La mappa, concepita come una fotografia completa del territorio comunale, riunisce in un unico quadro la complessità viticola, geologica e storica di Montespertoli, superando la logica descrittiva di una singola Denominazione. Masnaghetti ha illustrato come la lettura dei vigneti richieda un approfondimento che includa anche il ruolo del Chianti Docg e delle sue sottozone, in un sistema territoriale articolato che emerge solo attraverso una visione d’insieme. In questo contesto Montespertoli risulta la sottozona più densamente vitata del Chianti Docg e, con 2.215 ettari complessivi, supera in superficie tutti i Comuni del Chianti Classico, elemento che conferma il peso storico e produttivo della viticoltura locale, assieme alla presenza diffusa dell’olivo e del bosco che caratterizzano il paesaggio.
Il rilievo geologico ha permesso inoltre di evidenziare la presenza di diversi geositi, luoghi in cui è possibile osservare direttamente la complessità del sottosuolo che sostiene la produzione viticola. Parallelamente, l’indagine storica condotta attraverso il Catasto Ferdinandeo Leopoldino e la tradizione agricola locale ha consentito di individuare 18 Unità Geografiche, uno strumento utile alle aziende per comunicare con maggiore precisione la struttura del proprio territorio. La mappa rappresenta quindi il primo tassello di un percorso più ampio, fondato sullo studio del paesaggio, dei vigneti e della loro distribuzione, che l’Associazione intende sviluppare nei prossimi anni.
“Nell’aver creduto e lavorato a lungo per concretizzare questo progetto troviamo la conferma del valore del nostro territorio” ha dichiarato Giulio Tinacci, presidente dell’Associazione dei Viticoltori di Montespertoli, spiegando che “poter osservare la mappa, leggerla e confrontarla con ciò che viviamo ogni giorno nei vigneti rende ancora più evidente quanto sia importante questo passo per la nostra giovane Associazione, che vuole proseguire con decisione nel suo percorso”.
Soddisfatto anche il sindaco di Montespertoli, Alessio Mugnaini, che ha ricordato il sostegno dato dal Comune fin dalle prime fasi. “Per noi è un lavoro di ricerca fondamentale” ha affermato il sindaco, aggiungendo che “grazie alle competenze messe in campo oggi abbiamo una mappa completa dei vigneti che potrà essere utilizzata dalle aziende e che troverà uno spazio dedicato anche al Museo del Territorio. L’Associazione dei Viticoltori dimostra grande dinamismo e merita il nostro apprezzamento per il contributo che porta a tutto il comparto”.
Durante l’incontro sono stati annunciati anche gli “Ambasciatori di Montespertoli 2025”, riconoscimenti attribuiti a figure e realtà che nel corso dell’anno hanno contribuito alla rappresentazione e alla promozione del territorio nel proprio ambito di attività. Il titolo di Miglior Comunicatore è stato assegnato a Martin Rance, delegato Fisar Firenze. Il premio per la Miglior Enoteca è andato al Maciste Wine Bar di Empoli (Firenze) e quello per il Miglior Ristorante alla Lanterna di Pulica, frazione di Montelupo Fiorentino (Firenze).
L’Associazione Viticoltori di Montespertoli, nata nel 2022, riunisce tredici aziende accomunate da pratiche agricole sostenibili e dall’obiettivo condiviso di valorizzare uno dei territori più vitati della Toscana. Le aziende associate sono Podere all’Anselmo, Tenuta Barbadoro, Fattoria di Bonsalto, Tenuta Coeli Aula, Fattoria La Gigliola, Le Fonti a San Giorgio, Podere Ghisone, Fattoria La Leccia, La Lupinella, Montalbino, Fattorie Parri, Castello Sonnino e Valleprima.
Con la presentazione della mappa, il gruppo ha annunciato di aver avviato un percorso di approfondimento territoriale “che punta a una maggiore consapevolezza storica e produttiva, con l’intenzione di costruire strumenti condivisi per rafforzare la comunicazione del territorio e delle sue peculiarità”.

