La “Salita dei Monti Iblei” per far ripartire Chiaramonte - QdS

La “Salita dei Monti Iblei” per far ripartire Chiaramonte

redazione

La “Salita dei Monti Iblei” per far ripartire Chiaramonte

mercoledì 14 Aprile 2021

Il tradizionale evento si terrà nonostante la pandemia. Il sindaco Gurrieri al QdS: “Abbiamo voluto rischiare, la città ha bisogno di sopravvivere”. Critiche dall’opposizione

CHIARAMONTE GULFI (RG) – La tradizionale “Salita dei Monti Iblei”, giunta alla 52° edizione, si terrà a Chiaramonte Gulfi dal 16 al 18 aprile, nonostante il momento di pandemia, e inaugurerà il “Trofeo Italiano Velocità Montagna” Sud ed il campionato siciliano. La gara ragusana è promossa dal Comune di Chiaramonte Gulfi con l’organizzazione tecnica di Promoter Kinisia coordinata da Peppe Licata e con il supporto dell’Associazione Cinquecentisti Chiaramontani.

“La Salita dei Monti Iblei è sempre stata una manifestazione annuale prestigiosa per il territorio ragusano – ha dichiarato al Quotidiano di Sicilia il primo cittadino di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Gurrieri – Non disputando la gara per il secondo anno consecutivo, avremmo rischiato di perdere il titolo italiano. Quindi l’Amministrazione comunale ha scelto di dare continuità alla competizione sportiva che ormai è diventata un’icona per l’intero territorio ibleo”.

“Inoltre questo evento – ha continuato il sindaco – darà possibilità di lavoro a tanti alberghi che da oltre un anno stanno combattendo contro questa lunga crisi. Nel rispetto delle misure per il contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19, ogni pilota potrà essere seguito da 3 persone che, ovviamente, alloggeranno nelle strutture ricettive del territorio e per questi ci sarà un’importante ricaduta positiva. Un amministratore pubblico deve fare delle scelte o: aspettare che i tempi migliorino, oppure recuperare le risorse possibili, sapendo che servono a dare una speranza a chi ha un esercizio pubblico chiuso da mesi”.

“L’organizzazione della competizione dura da diverse settimane – ha concluso il sindaco Gurrieri – c’è tanto lavoro dietro e il week end di gara avrà una massiccia copertura mediatica per sopperire all’assenza forzata del pubblico. La gara, infatti, sarà trasmessa in diretta TV e streaming. Non sappiamo quanto durerà ancora questa epidemia, per cui dobbiamo cercare di mantenere le tradizioni. Questa è stata una scelta politica! Abbiamo voluto rischiare, nei limiti del possibile, sapendo che una città ha bisogno di sopravvivere e non può continuare a piangersi addosso”.

Non sono state poche le polemiche relative alla scelta di disputare la gara sportiva in questo momento particolare nel quale moltissimi eventi sono stati posticipati o annullati.

“Senza dubbio, la gara ha una sua tradizione importante – ha detto dal canto suo il capogruppo di opposizione del Comune di Chiaramonte Gulfi, Mario Cutello – il problema sta nel valutare una spesa cosi cospicua per le casse comunali, in un momento di profonda crisi. Speriamo che ci sia una ricaduta per quanto riguarda il settore alberghiero, ma tutto questo è ancora da valutare. Ogni Amministrazione fa delle scelte politiche, ma i cittadini andranno a giudicare l’operato dei sindaci anche in base a queste scelte che in altri momenti sarebbero state un’ottima opportunità, ma adesso lasciano molte perplessità”.

“Sovvenzionare una manifestazione priva di pubblico e dunque senza quella ricaduta che ha avuto storicamente sul territorio – ha detto ancora Cutello – è un grave errore. Il progetto di spesa approvato dalla giunta comunale è di circa 80 mila euro, su un’ipotesi di entrate di circa 40/50 mila euro. Non ci sono degli sponsor importanti che supporteranno le spese della gara, le quali graveranno, per la maggior parte, sulle casse comunali. Trecento persone che alloggeranno nella provincia di Ragusa non basteranno per giustificare una spesa del genere che non potrà mai cambiare le sorti del territorio. Si sarebbero potuti aspettare tempi migliori e concentrare le poche risorse disponibili per degli eventi futuri in un’ottica di promozione turistica, nel momento in cui ci si potrà muovere liberamente”.

“Non si sarebbero dovute sperperare delle risorse comunali – ha concluso il consigliere – che in questo momento avrebbero giovato a molte aziende e famiglie che stanno soffrendo a causa della crisi pandemica”.

Biagio Tinghino

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