“La salute è un bene prezioso che non ci viene garantito” - QdS

“La salute è un bene prezioso che non ci viene garantito”

redazione

“La salute è un bene prezioso che non ci viene garantito”

venerdì 28 Giugno 2024

Gentile Direttore,

Sono Anna Maria Cuttitta, la mamma di un bambino speciale di 11 anni, affetto da una malattia rara metabolica. Le spiego in breve perché le scrivo, spero che lei mi ascolti. Mio figlio, a causa della patologia di cui soffre, deve fare trattamenti di logopedia e psicomotricità in ambito domiciliare. Infatti, essendo un soggetto fragile, non può recarsi presso i vari centri dove sono effettuati tali trattamenti. Un contagio per lui potrebbe diventare un evento gravissimo, determinando anche conseguenze che non si possono prevedere. La salute è un bene prezioso,che purtroppo al momento non ci viene garantito.

Sin dalla nascita, mio figlio Daniel è seguito dall’Adi incaricata dall’Asp. La stessa Asp, circa tre anni fa, ha cambiato cooperativa affidando l’appalto a Medicasa, una realtà che dall’inizio non ha fornito un servizio immediato. Dal primo marzo 2024, senza nessun preavviso, la cooperativa Medicasa ha sospeso la psicomotricità a tanti bambini del distretto di Misilmeri. Hanno sospeso l’assistenza domiciliare in relazione al servizio riabilitativo di terapia neuropsicomotoria. La sospensione è dovuta al fatto che l’azienda non poteva più garantire il servizio a causa della riduzione della retribuzione economica ai terapisti da parte delle cooperative. Ho raccontato la mia vicenda agli organi di stampa e ne sono scaturiti diversi articoli. A marzo era prevista la ritattivazione del servizio, precisamente giorno 18, ma mio figlio è stato ricoverato all’ospedale pediatrico Di Cristina di Palermo, da dove è stato dimesso il 31 maggio. Nel foglio di dmissioni era prevista la riattivazione del servizio Adi con la cooperativa Medicasa. A oggi, tuttavia, il servizio non è ancora stato riattivato.

La cooperativa voleva sostituire i trattamenti di psicomotricità con delle sedute di fisioterapia. In realtà sono trattamenti molti diversi. Mio figlio deambula, quindi non ha di bisogno del fisioterapia ma della psicomotricità. Questo trattamento, nel dettaglio, viene erogato da una figura sanitaria che si occupa della funzionale e del trattamento di disturbi dello sviluppo, per accompagnare e se necessario aiutare, l’evoluzione e lo sviluppo della personalità, intesa come unità di corpo, mente ed emozione, nelle diverse fasi del sviluppo nel trattamento delle diversabilità a livello del cervello. Vista la mancata riattiavazione del servizio, in data 13 giugno, tramite il mio legale, abbiamo scritto una lettera a Medicasa e Asp. Inoltre, il 18 giugno, ho formalizzato una denuncia nei confronti degli stessi Enti.

Direttore, già i nostri figli sono stati penalizzati dalla vita, chiediamo solo che ci venga garantita l’assistenza, un diritto per chi come noi è in una condizione di svantaggio. L’Asp o chi di dovere deve dare una soluzione per garantire la giusta assistenza ai nostri figli. I bambini in condizione di svantaggio non sono invisibili, ma esistono e hanno bisogno di terapie adatte, non di terapie “per acomodare”. La salute è un bene prezioso, che purtroppo al momento non ci viene garantito. Stiamo solo chiedendo di avere un’assistenza dignitosa per i nostri figli che esistono, sono vivi e devono essere garantiti. Le chiedo Direttore di aiutarmi per avere l’assistenza che fino ad oggi viene negata. Spero che lei mi aiuti, le scrivo con il cuore in mano, grazie anticipamente. Cordiali saluti.

Anna Maria Cuttitta

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