Il commento di Pippo Arcidiacono, esponente di FdI, al quale si aggiunge quello di un altro candidato sindaco, Lanfranco Zappalà.
Una scelta “poco democratica”. “Un fulmine a ciel sereno”. Il giorno dopo l’annuncio da parte di Fratelli d’Italia del nome dell’avvocato Enrico Trantino come candidato degli azzurri, il candidato sindaco Pippo Arcidiacono, anche lui fratello d’Italia, commenta quanto stabilito dai colleghi di partito. Stigmatizzando non la scelta ma il metodo.
FdI, il nome di Trantino e la reazione di Arcidiacono
“Enrico Trantino – spiega i candidato “civico” – ha la mia stima e quella del gruppo che mi sostiene. Ma non condividiamo affatto la decisione del partito. La scelta è, purtroppo, venuta fuori dal nulla. Non vi è stato alcun confronto interno. E questo lo troviamo poco democratico nei confronti di tutti quelli che da anni lavorano duramente per dare risposte serie e concrete alla città”.
Arcidiacono, da FdI alla candidatura “civica”
L’ex assessore alla Mobilità della giunta Pogliese, che al Qds ieri aveva ribadito la volontà di correre solo o, in alternativa, immaginare altri percorsi, strizzando l’occhio a Valeria Sudano, conferma la prosecuzione del progetto, “Con il gruppo che mi sostiene, al momento, confermiamo la mia candidatura a sindaco, sottolineando che le vicende odierne ci hanno rafforzato ancor di più nel proseguire il progetto politico per la rinascita della nostra Catania” e si scaglia con chi, a dispetto di quanto stabilito dal coordinatore regionale del partito, che poi è sempre Salvo Pogliese, ha deciso per Trantino. “Per chi, come me, aveva avuto il via libera dal coordinatore regionale alla candidatura come possibile sindaco del centrodestra, e assai deludente aver appreso la novità dagli organi di informazione. Non vi è stato, infatti, alcun dibattito o confronto politico interno”.
Pogliese e la scelta di Trantino
E’ lo stesso ex sindaco, però, a ribadire la bontà della scelta di Trantino, in una nota inviata alla stampa.
“Abbiamo presentato al tavolo regionale la candidatura di una personalità autorevole e prestigiosa come quella dell’avvocato Enrico Trantino per la guida del Comune di Catania, ente di cui è già stato validissimo assessore nella giunta che ho guidato . sostiene il senatore. La sintesi raggiunta su Trantino, tuttavia, nulla toglie al valore delle altre proposte di Ruggero Razza, Sergio Parisi e Pippo Arcidiacono che abbiamo offerto al vaglio della coalizione di centrodestra, nell’ottica di una leale collaborazione che superi le contrapposizioni fini a sé stesse”.
Zappalà: “FdI, errore madornale candidare Parisi”
Ma Arcidiacono non è il solo candidato sindaco a sentire il bisogno di commentare il nome di Trantino. Osservando la questione da un altro punto di vista, però: il “tramonto” dell’ipotesi della candidatura di Sergio Parisi. Anche lui ex assessore di Pogliese e all’ex sindaco molto legato. Eì Lanfranco Zappalà che, sulla propria pagina Facebook, commenta la scelta dei meloniani. “Che errore madornale che ha fatto FDI – afferma il consigliere comunale. Mi dispiace molto per Sergio Parisi, nonostante fossimo su posizioni diverse, tifavo per lui, speravo che il suo partito facesse alla fine il suo nome. Sarebbe stato uno scontro cordiale (in quanto amici da tempo). Così non è stato, hanno scelto alla fine Trantino ma , francamente, stento nel ricordare cosa abbia fatto per questa città. Brava persona sicuramente, ma a mio giudizio molto distante dai cittadini”.