Percorso sperimentale per valutare l’impatto della telemedicina e dell’ecosistema digitale sul miglioramento in termini di efficacia del sistema sanitario siciliano nell'assistenza dei pazienti.
Nasce
eCOSM, il progetto di telemedicina per il monitoraggio delle persone con
Sclerosi Multipla
Il progetto è stato presentato oggi nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania. Si tratta di un percorso sperimentale, nato per valutare l’impatto della telemedicina e dell’ecosistema digitale sul miglioramento in termini di efficacia del sistema sanitario siciliano nella cura e assistenza del paziente.
E’ stato
presentato nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, il
progetto “eCOSM – Ecosistema digitale di
assistenza e monitoraggio del paziente in Sclerosi Multipla”.
Unico in
Italia, il progetto eCOSM prevede la realizzazione di un processo sperimentale
diretto a valutare il grado di applicabilità dei percorsi di Telemedicina e di e-Health nella gestione clinica delle
persone con Sclerosi Multipla.
Un
ecosistema digitale di continuità finalizzato ad integrare i diversi attori
sanitari che partecipano al processo assistenziale e a fornire loro la
possibilità di tele-visita e monitoraggio continuo dello stato di salute e di
assistenza, ma anche dell’aderenza terapeutica attraverso strumenti di
telemedicina.
Per le
persone con Sclerosi Multipla è ormai fondamentale l’informazione e la
comunicazione, la tutela dei diritti e la personalizzazione delle cure.
Presentano infatti molti bisogni, che spesso, a causa di motivi economici,
ambientali e organizzativi, rimangono non soddisfatti. Supporto psicologico,
riabilitazione, comunicazione con i vari attori che presidiano la continuità
assistenziale (soprattutto in alcune aree siciliane dove sussistono sia
problemi orografici e ambientali che di trasporto) e aderenza alle terapie in
un quadro farmacologico in continua evoluzione, sono gli aspetti di maggiore
rilevanza.
In questo
contesto, gli ambienti digitali e la telemedicina possono offrire un valido
strumento di cessione delle informazioni al paziente e di orientamento ai
servizi, di controllo continuo della sua condizione di salute e di
appropriatezza e aderenza alle cure, come anche di rapido intervento in
situazioni di emergenza. Per non dire degli aspetti legati alla riabilitazione
(teleriabilitazione) e assistenza (teleassistenza – teleconsulto).
Gli
obiettivi di eCOSM sono quelli della creazione di un ecosistema digitale di
continuità in grado di integrare i diversi attori che partecipano al processo
assistenziale (Centri e Specialisti, MMG, Caregiver) attraverso l’utilizzo di
strumenti integrati (cartella clinica di continuità) e interoperabili
(collegamento con il FSE del paziente e con il Registro); il monitoraggio
dell’assistenza e dell’aderenza terapeutica attraverso strumenti di
telemedicina (sensori, devices) in grado di inviare dati di controllo in
cartella clinica in h24, monitorati dal centro di riferimento; l’utilizzo di
piattaforme di televisita e teleconsulto tra presidio di riferimento e
paziente.
Alla
presentazione sono intervenuti Francesco
Priolo, Rettore dell’Università di Catania, la Prof.ssa Elita Schillaci ordinario
di Economia e Gestione delle Imprese del Dipartimento di Economia e Impresa
dell’Università di Catania, il Prof. Francesco
Patti, Responsabile del Centro Sclerosi Multipla dell’A.O.U. Policlinico
“G. Rodolico” – San Marco di Catania, il Prof. Mario Alberto Battaglia, Presidente di FISM, il Dott. Giuseppe Banfi Amministratore Delegato
Biogen Italia, il Prof. Massimo Caruso, Segretario generale AiSDeT e
Direttore editoriale Innovazione eSalute, il Dott. Michele Vecchio, Segretario Regionale SIN-Sicilia e Direttore
U.O.C. di Neurologia P.O. Sant’Elia ASP Caltanissetta, e il Prof. Mario
Zappia, ordinario di Neurologia e Direttore della Clinica Neurologica
dell’A.O.U. Policlinico “G. Rodolico” – San Marco di Catania.
I lavori
sono stati moderati dalla prof.ssa Elita
Schillaci e dal prof. Mario Zappia.
“Il
progetto eCOSM interviene in un momento di particolare importanza della
medicina e assistenza del paziente con Sclerosi Multipla in Sicilia, per tanti
anni terra di emigrazione per la salute. Questa iniziativa si propone di
ridefinire l’approccio all’assistenza e di porre fine al fenomeno
dell’emigrazione della salute. La telemedicina è oggi uno strumento prezioso
per avvicinare tutti gli operatori al domicilio del paziente” – ha detto il Prof. Mario Zappia,
ordinario di Neurologia e direttore della Clinica Neurologica dell’A.O.U.
Policlinico “G. Rodolico” – San Marco di Catania.
Si stima
che nel mondo le persone affette da Sclerosi Multipla siano 2,8 milioni, di cui
1,2 solo in Europa. In Italia, le persone con SM sono oltre 130 mila, di cui
oltre 10mila in Sicilia, distribuiti soprattutto tra le province di Catania,
Enna e Caltanissetta. Nel nostro Paese ci sono oltre 3.600 nuovi casi all’anno,
in gran parte si tratta di donne tra i 20 e i 40 anni e ogni 3 ore si registra
una diagnosi di SM.
Il
progetto eCOSM è promosso da AiSDeT, AISM (Associazione Italiana Sclerosi
Multipla), SIN (Società Italiana di Neurologia), in collaborazione con la
Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G.
Rodolico” – S. Marco di Catania, con l’Unità Operativa Complessa di Neurologia
P.O. Sant’Elia ASP Caltanissetta, con la Prof.ssa Elita Schillaci (Ordinario
Dipartimento di Economia e Impresa Università di Catania), in partnership con
Biogen Italia e con il Patrocinio dell’Università di Catania.
Il team di
lavoro è stato coordinato dalla Prof.ssa Schillaci, co-autrice del manuale “Progetto
ECOSM: analisi di fattibilità per il monitoraggio dei pazienti Sclerosi
Multipla in telemedicina”.