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La Vardera: “Surreale manovra quater ancora piena di mance”

La Vardera: “Surreale manovra quater ancora piena di mance”
Ismaele La Vardera – Controcorrente, Imagoeconomica

L’ex Iena è intervenuto in maniera molto critica sulla manovra denunciando anche “mance” e criticando la maggioranza di centro-destra

Ai banchi dell’Assemblea Regionale Siciliana è intervenuto sul tema della manovra quater il deputato e leader di Controcorrente Ismaele La Vardera. L’ex Iena è intervenuto in maniera molto critica sulla manovra denunciando anche “mance” e criticando la maggioranza di centro-destra a sostegno di Renato Schifani.

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La Vardera: “Avrei anche io potuto utilizzare 300 mila euro che ho deciso di rimandare al mittente non sono in vendita”

“Una manovra finanziaria surreale, piena di mance ma questa volta però i deputati ci hanno messo la faccia, di bronzo oserei dire. La maggioranza, infatti, ha deciso di dedicarsi allo sport con Roberto Di Mauro (Mpa), Giorgio Assenza (Fdi), Totò Scuvera (Fdi) ed Edy Tamajo (Fi), con rispettivamente 70, 80, 50 e 80 mila euro per dei campi da padel. E ancora la Lega, con Salvo Geraci invece, ha messo sul piatto ben 250mila euro per la nuova tribuna dello stadio di Serradifalco, di cui sindaco è il figlio dell’assessore Faraoni guarda caso in quota carroccio. Il miracolo però l’ha fatto la Dc che con Ignazio Abbate ha deciso di cercare la santificazione con 135mila euro per le chiese in provincia di Ragusa. In sostanza, lo scenario non è minimamente cambiato: avrei anche io potuto utilizzare 300 mila euro che ho deciso di rimandare al mittente non sono in vendita”. Così il deputato regionale e leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera, intervenendo all’Ars durante la discussione generale sulla manovra quater.

“La Legge Mattarella prevedeva che non ci fossero contributi a pioggia”

“La soluzione a questo dramma delle mancette esiste e l’ha trovata non La Vardera ma un signore che si chiamava Piersanti Mattarella – aggiunge – La legge Mattarella infatti prevedeva che non ci fossero contributi a pioggia e discrezionali bensì una divisione equa per tutti i comuni della Regione, così da evitare che i sindaci vanno alla ricerca dei santi in paradiso. Ecco, quella legge io l’ho ripresentata. Una norma giusta e che metterebbe fine per sempre a questa ormai consuetudine che vede i deputati vendersi per portare soldi sono nei territori amici. Sono pronto a ripresentare ennesimo esposto alla Corte dei conti”.