Immaginate di trovarvi per strada, camminando come accade fin troppo spesso con lo smartphone in mano, e di essere improvvisamente bloccati da un uomo che vi ordina di consegnargli tutto ciò che avete. Telefono compreso. L’aggressore raccoglie ogni oggetto e fugge via. Ma dopo pochi istanti eccolo ricomparire.
Nessun timore: non torna per minacciare o chiedere altro, bensì per ridarvi il cellulare. Il motivo? “I Samsung non li vogliamo”. In pratica, o iPhone oppure niente. Per quanto surreale possa sembrare, è esattamente ciò che è capitato a Sam, 32 anni, mentre si trovava a Londra. L’episodio è stato da lui stesso raccontato al London Centric. Ma cosa porta i ladri a essere così selettivi?
La selezione dei telefoni da rubare
I furti di smartphone nella capitale britannica sono diventati una sorta di fenomeno seriale, ma il problema è molto più profondo: Londra è infatti uno dei principali centri mondiali del traffico internazionale di telefoni rubati. Il caso di Sam, a cui sono stati sottratti anche una fotocamera e persino un cappello, è solo uno dei più recenti. La restituzione del cellulare, inoltre, pare diventare sempre più frequente: secondo i media locali, episodi simili sono in aumento.
La ragione è piuttosto chiara: gli iPhone hanno un valore di rivendita significativamente superiore rispetto ai modelli Android. Lo evidenzia anche un report di BankMyCell citato da Bgr: in un anno un iPhone perde in media il 14,8% del proprio prezzo, mentre un Android supera il 32%. Dopo quattro anni, la distanza è ancora più marcata: i dispositivi Apple conservano oltre metà del loro valore iniziale, mentre gli Android ne smarriscono circa l’80%. A riportarlo è il Corriere della Sera.
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