A Palermo si ritorna pian piano al concetto di "normalità" sotto la guida dell'Amministrazione Lagalla: il commento di Giovanni Pizzo.
Lo stile del prof. Lagalla, uomo alto e possente, ricorda un po’ quello di John Waine nel film “Un uomo tranquillo” (“The quiet man“), girato in una focosa Irlanda. L’occasione per parlarne è stata al molo trapezoidale di Palermo per la presentazione delle attività di metà mandato.
Roberto Lagalla ha rendicontato il lavoro svolto in questo periodo e i progetti per il futuro per la città di Palermo, come la riqualificazione del Parco della Favorita e il completamento del trasporto pubblico urbano. Quello che emerge è un lento ma costante ritorno al concetto di normalità. Perché la quinta città d’Italia non era una città normale, era una enorme Vucciria, sporca, sdrucita, senza manutenzione, con la via principale dissestata perfino nei marciapiedi come fosse una strada di campagna. Il lavoro è enorme, una fatica di Sisifo, perché questa città è stata immersa in una bolla di sapone, visionaria, ideologica, quasi religiosa, trasformandola in una specie di Medina, con al centro un Profeta. 40 anni di Orlandismo avevano portato la percezione dei cittadini e di coloro che la visitavano in un sogno che poco aveva a che fare con la concretezza, immagina puoi. Poi nessun piano regolatore, servizi scadenti, fallimento della raccolta dell’immondizia, pochissimi lavori pubblici, fino alla strozzatura della vecchia circonvallazione, una specie di “Killing me softly”.
Oggi Palermo non è diventata Siviglia o Lisbona, oggi questa città sdrucita, délabré, vuole essere riparata. Un grosso aiuto sarà dato se lo sguardo dell’amministrazione sarà rivolto verso il mare, come è nel suo nome, “Tutta Porto”, recuperando l’Oreto, la costa Sud, e il suo quartiere abbandonato al crack, lo Sperone. Il waterfront dell’autorità portuale ha segnato la via, ma questa deve essere proseguita, per non costituire una bella cattedrale nel deserto.
Poi nel prosieguo del mandato si vedrà, se l’Uomo tranquillo magari si stancherà di ricevere solo provocazioni o stop politici. Lagalla, pur avendo avuto altri mestieri, è innamorato della politica e si farà una bella scazzottata come nel finale del film di John Ford.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI