Lamezia Terme-Catania 1-1, le pagelle dei rossazzurri - QdS

Catania, pari a Lamezia e +10 mantenuto. Le pagelle

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Catania, pari a Lamezia e +10 mantenuto. Le pagelle

Simone Vicino  |
domenica 20 Novembre 2022

Il Catania pareggia 1-1 allo stadio “Guido D’Ippolito” di Lamezia: al vantaggio rossazzurro firmato Palermo risponde Emmanouil. Le pagelle dei rossazzurri.

Imbattibilità in campionato conservata anche in casa della seconda in classifica. Il Catania fa 1-1 a Lamezia Terme e conserva il vantaggio di dieci punti di distanza sulla squadra di Novelli. Rossazzurri che si erano portati avanti grazie a Marco Palermo, raggiunti poi dal pari firmato Emmanouil.

Rimane forse il rammarico di non aver portato via i tre punti dopo aver trovato il gol dell’1-0, ma rimane comunque immutato il vantaggio sulla seconda. Ecco le pagelle della sfida.

I tifosi rossazzurri presenti a Lamezia Terme per la sfida con i padroni di casa

Lamezia Terme-Catania 1-1 (48’ Palermo, 62’ Emmanouil)

Le pagelle

BETHERS 6 – Il livello della partita è più alto del solito, e quindi il portiere lettone è più sollecitato delle precedenti sfide. Al 17’ si dimostra attento sulla velenosa conclusione di Terranova, più in generale governa con sicurezza le uscite ed è attento su tutti gli altri tiri dei padroni di casa. Una bella prestazione macchiata però dal gol di Emmanouil: una conclusione sporca, deviata, ma sulla quale arriva un po’ in ritardo. Si riscatta nel finale salvando su Terranova.
RAPISARDA 6 – Pochi spazi da attaccare per il terzino rossazzurro. L’impressione è che, dopo la serie di straordinarie partite giocate dal tandem Rapisarda-Sarno, gli avversari comincino adesso a cercare le dovute contromisure. Rapisarda fa comunque il suo, prestazione che rimane sufficiente.
CASTELLINI 6 – Inizia la gara da difensore centrale e fa il suo con la consueta disinvoltura. Nel finale torna a fare il terzino sinistro e lo fa unendo, alla cura della fase difensiva, anche la voglia di proporsi in avanti. Giocatore che forse mai in stagione è sceso al di sotto della sufficienza.
LORENZINI 6.5 – Solita prova da leader difensivo. Guida il reparto con esperienza e astuzia e, nel complesso, risulta anche oggi tra i migliori tra le fila dei rossazzurri.
BOCCIA 6 – Ferraro lo conferma a sinistra, ruolo che non si addice in maniera ideale alle sue caratteristiche: con questa mossa, Ferraro guadagna un Over in più in avanti. Attento dietro, non si propone molto sulla corsia di sinistra: è proprio da lui però che nasce, a inizio ripresa, il vantaggio rossazzurro con l’assist per l’1-0 di Palermo. Ferraro lo toglie nel finale per aggiungere un centrale in più. DAL 75’ FERRARA 6 – Gioca l’ultimo quarto d’ora di gara con grande concentrazione: presenza fisica importante, insuperabile nel gioco aereo. Quindici minuti ottimi.
PALERMO 7 – Comincia per la prima volta in stagione dal primo minuto e si posizione nel suo classico ruolo da mezzala destra. Un paio di volte riesce ad inserirsi in area ma senza grande efficacia. Efficacia che trova invece ad inizio ripresa: ricevuto l’assist di Boccia si gira, spalle alla porta, e poi segna l’1-0. Il primo gol con la maglia della sua città avrà avuto un sapore speciale: peccato non sia valso tre punti.
RIZZO 6 – Con Lodi in panchina, tocca a lui posizionarsi davanti alla difesa. Soffre un po’ nel primo tempo, con il centrocampo del Lamezia che risulta molto aggressivo. Cresce nella ripresa, anche se a volte dà l’impressione di pagare un po’ le tante gara disputate.
VITALE 6.5 – Dei tre centrocampisti, nel primo tempo, è quello che convince di più. Dinamico e aggressivo, cerca di aggiungere vitalità alla mediana etnea. Non molla neanche nella ripresa: a dispetto dei diciotto anni d’età, è un’assoluta garanzia.
SARNO 6 – Senza Lodi, ha ancora maggiori responsabilità nel proporsi come fonte di gioco della squadra. Nel primo tempo si accende poco, quando lo fa ecco che nascono i principali pericoli per il Lamezia. Vale lo stesso discorso fatto per Rapisarda: l’impressione è che gli avversari, adesso, cerchino di più di ridurre gli spazi a sua disposizione. DAL 75’ FORCHIGNONE 6 – Ferraro lo butta nella mischia per sfruttare la sua velocità negli ultimi minuti, lui non riesce forse a ricevere la quantità di palloni di cui avrebbe bisogno.
SARAO 6 – Pochi palloni giocabili nel primo tempo, soltanto al 41’ ha un’unica chance, spalle alla porta, di prendere palla e calciare dalla distanza: palla fuori. Intorno all’ora di gioco, Ferraro opta per la classica staffetta con Jefferson. DAL 58’ JEFFERSON 6 – Il suo impatto dalla panchina stavolta non risulta devastante come in altre occasioni. Non gli capita la chance giusta per andare in rete.
AN. RUSSOTTO 6 – Ferraro lo schiera un po’ a sorpresa nel tridente titolare. Lui risponde gestendo con attenzione la fase di ripiegamento e proponendosi in avanti. Gli manca forse qualcosa per incidere in zona d’attacco come le sue qualità gli consentirebbero: ne viene fuori una prova ordinata. DAL 70’ DE LUCA 6 – Entra con grande vivacità, posizionandosi sulla sinistra del tridente offensivo. Pimpante e voglioso, prova a rendersi pericoloso negli ultimi venti minuti ma è poco concreto.

FERRARO 6 – Dà continuità all’assetto difensivo sperimentato contro il Canicattì: l’inserimento di Boccia in difesa libera uno slot per un attaccante Over, e lui sceglie Russotto in luogo di De Luca. Una mossa “pesante” è l’inserimento di Palermo a centrocampo per il capitano Lodi: una fiducia ripagata dal centrocampista ex Sicula Leonzio. Forse si poteva provare a vincerla, lui ci tenta con l’inserimento in particolare di De Luca e Forchignone cercando di sfruttare le ripartenze. Resta il vantaggio, rassicurante, di dieci punti proprio sul Lamezia. Avanti così.

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