Lampedusa, traffico migranti dalla Libia: cinque fermi per tortura

Lampedusa, traffico migranti dalla Libia: cinque fermi per tortura

Lampedusa, traffico migranti dalla Libia: cinque fermi per tortura

Redazione  |
lunedì 30 Gennaio 2023

. Alcuni migranti avrebbero denunciato le violenze subite nelle safehouse libiche per tutto il tempo della loro permanenza all'interno del compound e fino a poco prima della partenza per la Sicilia

Cinque scafisti, tre bengalesi e due sudanesi, sbarcati in due approdi il 26 dicembre scorso a Lampedusa, sono stati fermati dalla polizia per associazione per delinquere, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata, tortura e sequestro di persona a scopo di estorsione.

L’indagine

L’indagine è stata avviata dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Palermo, a seguito di due sbarchi avvenuti a Lampedusa lo scorso 26 dicembre.

Nell’occasione a seguito delle preliminari attività investigative svolte a Lampedusa da personale specializzato, sono state acquisite rilevanti informazioni in ordine ad un traffico di esseri umani, in prevalenza di origine bengalese, dalle coste libiche fino ai confini nazionali.

Le denunce dei migranti torturati in Libia

In proposito alcuni migranti avrebbero denunciato le violenze subite nelle safehouse libiche per tutto il tempo della loro permanenza all’interno del compound e fino a poco prima della partenza verso le coste siciliane.

Dalle progressioni investigative si è appreso che le vittime della tratta, dopo aver versato nel loro paese d’origine le quote necessarie per il loro trasferimento in Libia, venivano recluse all’interno dei citati centri fino al pagamento di un’ulteriore quota per il successivo trasbordo sul territorio nazionale.

In tale contesto investigativo, in cui si è delineato un network criminale di natura internazionale, sono stati identificati i cinque indagati, 3 bengalesi e 2 sudanesi giunti a Lampedusa lo scorso 26 dicembre insieme alle loro vittime, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla tratta ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nonché sequestro di persona e tortura.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017