L’isola più a sud d’Europa torna al centro dell’attenzione internazionale. Questa volta non per i barconi dei migranti, ma per un annuncio inatteso proveniente direttamente dal Vaticano: Papa Leone XIV ha espresso il desiderio di visitare presto Lampedusa di persona, con un video messaggio accolto con emozione dalla comunità.
“O’scià!”, ha esordito il Pontefice, scegliendo un tono informale che ha immediatamente richiamato alla mente il saluto storico di Papa Francesco durante la sua prima visita sull’isola. Un piccolo gesto, ma carico di significato: un legame diretto tra la Chiesa e la popolazione locale, e un richiamo ai valori di accoglienza che Lampedusa rappresenta da sempre.
L’isola simbolo di umanità
Lampedusa è da anni un punto di riferimento nel Mediterraneo per la solidarietà e l’accoglienza dei migranti. La memoria della visita di Papa Francesco nel 2013, con la messa celebrata usando il legno dei barconi dei naufraghi, resta viva: quell’immagine ha trasformato l’isola in simbolo di lotta contro l’indifferenza globale.
Un futuro di speranza
La candidatura del progetto “Gesti di accoglienza” a Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, e la prospettiva della visita di Papa Leone XIV, confermano la rilevanza di Lampedusa come luogo di incontro e dialogo. Non più solo confine geografico, ma cuore pulsante di un messaggio universale di accoglienza e umanità.

