Una nuova tragedia macchia di sangue il Mediterraneo. Nella notte a Lampedusa, in provincia di Agrigento, si è registrato un nuovo sbarco e a bordo dell’imbarcazione soccorsa c’erano anche due cadaveri.
Si prega anche per altre tre persone, intossicate.
Lampedusa, tragico sbarco: recuperati due cadaveri
Sull’imbarcazione – lunga 8 metri circa – erano presenti oltre 44 migranti di nazionalità egiziana, eritrea, gambiana e algerina. A soccorrere i malcapitati, alla deriva al largo di Lampedusa, una motovedetta V1302 della Guardia di Finanza. Tra gli sbarcati anche due cadaveri, verosimilmente morti per intossicazione da idrocarburi, e altri tre intossicati, trasferiti al poliambulatorio per ricevere le cure necessarie.
I cadaveri sono stati portati alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana per l’ispezione cadaverica.
La strage di agosto
Di sbarchi con esiti tragici o drammatici, purtroppo, in Sicilia – come in svariate terre del Mediterraneo – se ne vedono quasi ogni giorno. Lampedusa è stata teatro di una delle stragi più recenti lo scorso 13 agosto: più di 20 le vittime accertate, più i dispersi e un insieme di persone segnate a vita da un evento terribile mentre viaggiavano alla ricerca di un futuro più sicuro.
Le ricerche dei dispersi e i riconoscimenti dei cadaveri sono andati avanti per diversi giorni, mentre soccorritori, comuni cittadini ed esponenti della politica – tra dolore e sgomento – chiedevano a gran voce la fine degli orrori del Mediterraneo, con metodi di accoglienza più stabili (come i corridoi umanitari) e politiche che combinino la necessità di sicurezza con il bisogno di umanità.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

