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Lariocidina, ecco il nuovo antibiotico contro i superbatteri: la sua scoperta può cambiare tutto

Lariocidina, ecco il nuovo antibiotico contro i superbatteri: la sua scoperta può cambiare tutto
Farmaci – sanità – medicinali – Imagoeconomica, foto di repertorio

Si tratta di un composto prodotto da un tipo di batterio del suolo chiamato Paenibacillus: i dettagli della scoperta

Una scoperta che potrebbe costituire una svolta nel campo della medicina. E’ stato infatti trovato il cosiddetto antibiotico resistenza. Scienziati canadesi hanno scoperto un microrganismo che produce naturalmente un nuovo potente antibiotico chiamato lariocidina, promettente non solo perché ha un meccanismo d’azione del tutto nuovo, ma anche perché ai primi test di laboratorio è risultato efficace contro batteri resistenti e non tossico. Resa nota sulla rivista Nature, l’innovativo studio arriva da un cortile di Hamilton e si deve ad esperti della McMaster University guidati da Gerry Wright. Si tratta di una ventata di novità dopo anni di vuoto, infatti l’ultima volta che una nuova classe di antibiotici ha raggiunto il mercato è stato quasi tre decenni fa.

Il nuovo antibiotico

Ma cos’è la lariodicina? Si tratta di un composto prodotto da un tipo di batterio del suolo chiamato Paenibacillus. Wright ha spiegato che la molecola, un peptide, è un candidato forte per sfidare anche alcuni dei batteri più resistenti del pianeta, perché attacca i germi in modo diverso dagli altri antibiotici, legandosi direttamente al macchinario di sintesi proteica degli agenti infettivi e inibendone la capacità di crescere e sopravvivere.

La scoperta di questa nuovissima classe di antibiotici risponde a un’esigenza critica di nuovi farmaci antimicrobici, poiché i batteri e altri microrganismi si evolvono in nuovi modi per resistere ai farmaci esistenti. Questo fenomeno è chiamato resistenza antimicrobica (o AMR) ed è una delle principali minacce alla salute pubblica globale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Com’è nata la lariocidina

Per arrivare alla lariocidina il team di ricerca ha lasciato crescere in laboratorio per circa un anno i batteri raccolti dal suolo – un metodo che ha permesso di rivelare anche le specie a crescita lenta che altrimenti sarebbero potute sfuggire. Uno di questi batteri, il Paenibacillus, produceva una nuova sostanza che aveva una forte attività contro altri batteri, compresi quelli tipicamente resistenti agli antibiotici. La lariocidina, inoltre, non è suscettibile ai meccanismi di resistenza agli antibiotici esistenti e funziona bene anche in un modello animale di infezione. Il prossimo passo sarà produrre la molecola in quantità sufficienti per consentire lo sviluppo clinico. «Sono necessari molto tempo e risorse prima che la lariocidina sia pronta per il mercato», conclude l’esperto.

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