Lavoratori a rischio al centro commerciale Forum di Palermo

“Oltre mille lavoratori a rischio”: l’allarme di Confimprese sul Forum di Palermo

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“Oltre mille lavoratori a rischio”: l’allarme di Confimprese sul Forum di Palermo

Mauro Seminara  |
giovedì 12 Settembre 2024

L'associazione di categoria denuncia un probabile eccesso di ampliamenti del centro commerciale che invaliderebbero l'autorizzazione e punta il dito sul turnover.

Procedono i lavori per i nuovi svincoli Porta Sud di Palermo. Quelli che agevoleranno il traffico proprio da e per la zona commerciale in cui sorge il centro commerciale Forum, oltre altri grossi punti vendita mono marchio. Nel frattempo procede anche il piano di ampliamento della zona food, come da accordo in convenzione con il Comune di Palermo per la realizzazione degli svincoli Porta Sud. Secondo Confimprese Palermo, il centro commerciale Forum avrebbe implementato varie aree cambiando più di cinquemila metri quadri.

Circostanza che dovrebbe prevedere una nuova autorizzazione.

Lavoratori del centro commerciale Forum a rischio per Confimprese Palermo

Confimprese Palermo punta quindi il dito sulla Multi Veste Italy, titolare dell’autorizzazione del centro commerciale, ma anche ed indirettamente all’indirizzo dell’amministrazione comunale. Il caso, con le sue criticità era stato segnalato nei giorni scorsi da Confimprese Palermo al Suap e all’Assessorato alle Attività produttive del Comune di Palermo.

Lunedì un altro passo è stato fatto sul caso con il presidente di Confimprese Palermo, Giovanni Felice, che firma e invia una lettera al comandante dei vigili urbani Angelo Colucciello, al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, all’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti e al Capo area Sviluppo Economico Patrizia Melisenda, oltre ovviamente alla Multi Veste Italy, per chiedere una verifica urgente della validità dell’autorizzazione del centro commerciale Forum.

La verifica sulle autorizzazioni del Forum sembra avere in sé ben altre preoccupazioni per Confimprese Palermo, che ha associati all’interno del centro commerciale e chiede trasparenza su un’autorizzazione che potrebbe avere effetti collaterali. Tra le preoccupazioni di Giovanni Felice parrebbe infatti esserci la gestione commerciale, e i rischi occupazionali per circa 1.400 lavoratori.

I precedenti

Già in precedenza si era acceso uno scontro tra Confimprese Palermo e Multi Veste Italy sul caso di un negozio all’interno del Forum e dei suoi lavoratori. Adesso, in una relazione firmata da Felice, vengono posti anche dubbi sull’utilità degli ampliamenti in rapporto al esito occupazionale.

“Nel tempo, all’interno del centro commerciale Forum – spiega Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo – si è generata una rotazione di operatori che, a nostro avviso, anche per le superfici aggiuntive di vendita realizzate lungo i corridoi e per le conseguenze dell’ampliamento di superficie realizzato, può avere generato un aumento di superfici tale da superare quelle autorizzate e il conseguente mancato rispetto degli ulteriori requisiti e standard previsti, come ad esempio gli spazi destinati ai parcheggi”.

Di contro, come espresso in un precedente dettaglio fornito al Quotidiano di Sicilia, prima dell’ampliamento della sala food c’erano tre attività aperte, dopo i lavori sono stati inseriti due chioschi e cinque ristoranti – due dei quali in sostituzione di uno che aveva abbandonato i locali e l’altro chiuso per un contenzioso con Multi Veste Italy – e ad eccezione dei due chioschi all’interno, “oggi – afferma Giovanni Felice – gli esercizi commerciali food sono ancora tre”.

“Nel 2023 all’interno del Forum ci sono state 33 variazioni contrattuali – dettaglia Confimprese Palermo come da dossier trasmesso in allegato lunedì ai vari destinatari – delle quali: 15 modifiche di affitto, 15 affitto in comodato e 3 risoluzioni contrattuali”. Secondo Giovanni Felice, “questo è indicativo di un significato turnover aziendale; ad oggi, all’interno della Galleria ci sono 4 attività chiuse, alcune da mesi”.

Se la gestione commerciale dell’insieme non funziona, la conclusione di Confimprese Palermo è che “per le microimprese che gestiscono le attività si tratta di avere creato debiti che porteranno alla chiusura delle aziende mentre le strutture che spesso non sono siciliane e tantomeno palermitane riescono a gestire la questione in termini di concordato e sulla pelle dei lavoratori”.

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Immagine di repertorio

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