Lavoro, ancora morti bianche, cinque vittime in un giorno - QdS

Lavoro, ancora morti bianche, cinque vittime in un giorno

Lavoro, ancora morti bianche, cinque vittime in un giorno

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martedì 28 Settembre 2021

Una scia di sangue cominciata a
Pieve Emanuele (Milano), dove nel campus universitario Humanitas, collegato
all’omonimo ospedale, un getto di azoto liquido ha investito due tecnici di
un’azienda esterna causando ustioni da congelamento.

La Procura di Milano ha aperto
un’inchiesta, coordinata dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Paolo
Filippini, per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, e ha disposto
il sequestro dell’autocisterna con cui stavano effettuando il rifornimento di
azoto liquido (che prima, però, dovrà essere messa in sicurezza), e del
serbatoio-cisterna in cui viene depositato il liquido che è usato nei
laboratori dell’università Humanitas per crioconservare cellule.

Emanuele Zanin, bresciano di 46
anni e e Jagdeep Singh, indiano di 42, lavoravano per la Autotrasporti Pé,
specializzata in trasporti criogenici, dotata di certificazioni specifiche. I
loro corpi, su cui è stata disposta l’autopsia, sono stati trovati a terra in
fondo ad un locale a cielo aperto, una sorta di incavo che contiene il
serbatoio-cisterna, mentre l’autocisterna era stata collocata a fianco del
serbatoio. Una delle ipotesi è che lì siano stati investiti da una perdita di
azoto. Al caso lavorano i carabinieri e il personale dell’Ats di Milano per
verificare se ci siano stati errori nella manovra o mancanze strutturali.
Carabinieri e Asl, di Torino in questo caso stanno indagando anche su un altro
incidente mortale accaduto a Nichelino, nell’hinterland torinese. Qui il
titolare di un’officina, Leonardo Perna di 72 anni, è caduto da un’impalcatura
alta due metri in un’officina meccanica in via XXV Aprile. Nella caduta
dall’impalcatura avrebbe sbattuto violentemente la testa. Morte anche a
Loreggia, (Padova) dove Valerio Bottero, un operaio di 52 anni che lavorava
nella ditta Lavor Metal è caduto caduto da un’impalcatura alta cinque metri ed
è deceduto sul colpo.

L’area in cui è avvenuto
l’incidente è stata recintata, e sono statui effettuati gli accertamenti da
parte dello Spisal per eventuali violazioni in tema di sicurezza sul lavoro. La
Procura di Padova sta coordinando i rilievi. Aveva finito le operazioni di
carico e scarico della merce a Capaci Giuseppe Costantino, 52 anni. E’ andato
nella parte posteriore del Tir per alcune verifiche. Ma il mezzo si è messo in
movimento e lo ha travolto uccidendolo. E ora i sindacati tornano a chiede più
sicurezza perché “non abbiamo più tempo, non si può più aspettare”.

Dopo le due morti nel Milanese
“oltre a ricostruire la dinamica dell’incidente mortale confidiamo nelle
indagini in corso per individuare con certezza le responsabilità, per evitare
come spesso accade di derubricare l’evento ad una ‘tragica fatalità'”,
affermano la Cgil Milano, Funzione pubblica Cgil Milano, Filctem Cgil Milano,
mentre la Cgil di Torino parla di “una strage senza fine” ricordando
che “proprio ieri, finalmente, questa emergenza è stata al centro del
confronto con il Governo che ha preso in considerazione le proposte che da
tempo facciamo.

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