Tutti gli incentivi per le assunzioni di donne nel 2024

Quante opportunità per le imprese, tutti gli incentivi per le assunzioni di donne nel 2024

Antonino Lo Re

Quante opportunità per le imprese, tutti gli incentivi per le assunzioni di donne nel 2024

Redazione  |
venerdì 23 Agosto 2024

Dagli sgravi contributivi a contributi diretti: le aziende possono non solo migliorare la loro competitività ma contribuire alla riduzione del divario di genere sul lavoro

Negli ultimi anni, l’Italia ha introdotto una serie di incentivi per promuovere l’occupazione femminile, con l’obiettivo di ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro. Questi incentivi, che spaziano dagli sgravi contributivi a contributi diretti, sono stati progettati per favorire l’inclusione delle donne in settori tradizionalmente dominati dagli uomini e per contrastare la disoccupazione femminile. Nel 2024, le aziende possono beneficiare di nuove agevolazioni che promettono di rafforzare ulteriormente l’integrazione delle donne nel mercato del lavoro. In questo articolo, esamineremo gli incentivi disponibili, forniremo esempi pratici di aziende che ne hanno tratto beneficio.

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Incentivi statali per le assunzioni di donne nel 2024

Gli incentivi statali sono fondamentali per promuovere l’occupazione femminile. Nel 2024, il governo italiano ha rafforzato questi strumenti, come evidenziato nel testo della Legge di Bilancio 2024, che prevede importanti agevolazioni per le imprese che assumono donne, soprattutto in settori e ruoli chiave.

Tipologie di incentivi statali

Nel 2024, il governo offre una serie di incentivi per le aziende che assumono donne, tra cui:

  • Sgravi contributivi fino al 100%: Come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, le aziende che assumono donne in settori a bassa partecipazione femminile possono beneficiare di una riduzione totale dei contributi previdenziali per un periodo massimo di 18 mesi (Fonte: Ministero del Lavoro).
  • Agevolazioni fiscali: Le imprese possono usufruire di deduzioni fiscali se assumono donne con contratti a tempo indeterminato. Questo incentivo è stato confermato dal Decreto Sostegni Ter del 2023, che continuerà ad essere valido anche nel 2024 (Fonte: Gazzetta Ufficiale).
  • Contributi a fondo perduto: Specifici contributi sono destinati alle aziende che promuovono l’occupazione femminile in aree svantaggiate o in settori ad alta innovazione tecnologica (Fonte: Invitalia).

Requisiti per accedere agli incentivi statali

Per accedere agli incentivi statali, le aziende devono soddisfare una serie di requisiti specifici. Secondo l’INPS, i principali criteri sono:

  1. Assunzione di donne disoccupate da almeno 6 mesi: questo criterio è stato introdotto per favorire l’inclusione lavorativa di donne che hanno avuto difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro.
  2. Contratti a tempo indeterminato o determinato (superiori a 12 mesi): gli incentivi si applicano principalmente ai contratti stabili, con particolare attenzione ai contratti a tempo indeterminato.
  3. Settori prioritari: l’incentivo è maggiorato per le assunzioni in settori come tecnologia, ingegneria e industria manifatturiera, dove storicamente la presenza femminile è bassa (Fonte: INPS).

Come richiedere gli incentivi statali

La procedura per richiedere gli incentivi è dettagliata sul portale del Ministero del Lavoro e dell’INPS. Ecco una sintesi dei passaggi principali:

  1. Registrazione dell’azienda sul portale del Ministero del Lavoro.
  2. Presentazione della documentazione necessaria: tra i documenti richiesti ci sono il contratto di assunzione e la dichiarazione di conformità ai requisiti previsti.
  3. Verifica dei requisiti tramite controlli incrociati con l’INPS: questo passaggio è cruciale per garantire che le aziende rispettino tutti i criteri stabiliti dalla legge.

Un esempio pratico è l’azienda X, un’impresa manifatturiera lombarda che, grazie all’assunzione di 10 donne ingegnere, ha beneficiato di sgravi contributivi per oltre 50.000 euro nel 2023. Questo ha permesso all’azienda di reinvestire i fondi risparmiati in nuovi progetti di ricerca e sviluppo.

Incentivi regionali per l’occupazione femminile

Oltre agli incentivi statali, le regioni italiane offrono incentivi specifici per promuovere l’occupazione femminile, con programmi che variano in base alle esigenze del territorio.

Esempi di incentivi regionali

Ecco alcuni esempi di incentivi regionali che saranno attivi nel 2024:

  • Regione Lombardia: contributi a fondo perduto fino a 10.000 euro per le aziende che assumono donne over 50, con particolare attenzione alle aree industriali in crisi (Fonte: Regione Lombardia).
  • Regione Toscana: agevolazioni fiscali per le imprese che promuovono l’occupazione femminile nelle aree rurali. Questo programma è stato esteso fino al 2024, con un budget complessivo di 5 milioni di euro (Fonte: Regione Toscana).
  • Regione Sicilia: incentivi per l’assunzione di donne nel settore turistico e culturale, con contributi fino a 15.000 euro per ogni nuova assunzione a tempo indeterminato (Fonte: Regione Sicilia).

Come accedere agli incentivi regionali

L’accesso agli incentivi regionali richiede una procedura specifica, che può variare da regione a regione. In generale, le aziende devono:

  1. Consultare i bandi regionali sul sito della regione di appartenenza.
  2. Presentare un progetto che dimostri l’impatto positivo dell’assunzione di donne sull’economia locale.
  3. Rispettare le scadenze e le condizioni previste dal bando, che spesso includono verifiche periodiche sui progressi raggiunti.

Un esempio concreto è dato dall’azienda Y, una piccola impresa agricola in Toscana, che grazie agli incentivi regionali è riuscita ad assumere due donne manager, ottenendo un contributo a fondo perduto di 20.000 euro.

Benefici specifici degli incentivi regionali

Gli incentivi regionali offrono vantaggi che possono andare oltre quelli statali, come:

  • Supporto tecnico e consulenza gratuita: alcune regioni, come l’Emilia-Romagna, offrono servizi di consulenza gratuiti per aiutare le aziende a sviluppare strategie di inclusione femminile.
  • Accesso a fondi europei: regioni come il Veneto facilitano l’accesso ai fondi strutturali europei per le aziende che assumono donne in ruoli di leadership (Fonte: Regione Veneto).
  • Visibilità e promozione: le imprese che partecipano ai programmi regionali spesso ricevono un’ampia visibilità sui canali istituzionali e nei media locali, migliorando la propria reputazione.

Incentivi per l’assunzione di donne in specifici settori

Alcuni settori economici hanno implementato incentivi particolari per promuovere l’assunzione di donne, soprattutto in campi dove la presenza femminile è storicamente bassa.

Settori tecnologici e digitali

Nel settore tecnologico, il governo italiano, insieme a partner europei, ha lanciato il programma “Women in Tech” per il 2024, che offre:

  • Formazione gratuita in programmazione e competenze digitali, finanziata dal Fondo Sociale Europeo (Fonte: Commissione Europea).
  • Voucher per la digitalizzazione: contributi fino a 5.000 euro per l’acquisto di strumenti tecnologici utili al lavoro.
  • Assunzioni agevolate: sgravi contributivi del 50% per le donne impiegate in ruoli tecnologici.

Un caso di successo è rappresentato da Z, una startup milanese che, grazie a questi incentivi, ha assunto cinque giovani donne sviluppatrici, riducendo i costi iniziali del 30%.

Settori STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica)

Le discipline STEM rappresentano un’area critica per l’inclusione di genere. Gli incentivi per l’assunzione di donne in questi settori comprendono:

  1. Borse di studio: finanziate dal MIUR, per percorsi formativi universitari e post-universitari rivolti a studentesse (Fonte: MIUR).
  2. Contributi a fondo perduto per startup femminili nel campo delle STEM, con un massimo di 50.000 euro per progetto (Fonte: Invitalia).
  3. Agevolazioni contributive: fino al 70% per l’assunzione di donne con competenze specifiche in ingegneria e matematica (Fonte: INPS).

Settori tradizionalmente maschili

In settori come l’edilizia, la manifattura e i trasporti, sono previsti incentivi mirati per l’assunzione di donne, come:

  • Edilizia: contributi fino a 20.000 euro per la formazione e l’assunzione di donne in ruoli tecnici (Fonte: ANCE).
  • Manifattura: agevolazioni per le imprese che assumono donne in ruoli di produzione, con sgravi contributivi del 60% (Fonte: Confindustria).
  • Trasporti e logistica: contributi fino a 15.000 euro per l’assunzione di donne autiste e operatrici logistiche (Fonte: Confetra).

Un’opportunità per le imprese

Gli incentivi per l’assunzione di donne nel 2024 rappresentano un’opportunità significativa per le aziende italiane. Sfruttando queste agevolazioni, le imprese possono non solo migliorare la loro competitività, ma anche contribuire attivamente alla riduzione del divario di genere nel mondo del lavoro. Le risorse disponibili, a livello statale e regionale, e le misure specifiche per settori chiave, rendono il 2024 un anno cruciale per chi vuole investire in una forza lavoro più inclusiva e diversificata. Le aziende che sapranno cogliere queste opportunità non solo trarranno vantaggio economico, ma rafforzeranno anche la loro reputazione e impatto sociale.

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