"Lavoro nero" in due alberghi: dipendenti ignari del loro licenziamento

“Lavoro nero” in due alberghi: dipendenti ignari del loro licenziamento

“Lavoro nero” in due alberghi: dipendenti ignari del loro licenziamento

Redazione  |
sabato 15 Aprile 2023

Complessivamente, in totale, ai trasgressori, sono state comminate sanzioni che possono arrivare ad un massimo di 150mila euro

Ben 35 lavoratori attivi abusivamente, nei cui confronti non è stato rispettato orario di lavoro tantomeno retribuzioni. Nella fattispecie quelle corrisposte nei mesi di luglio ed agosto. E come si può ben immaginare nessun mezzo tracciabile per i pagamenti. Dei 35 “impiegati” 27 sono risultati completamente “in nero”, in un determinato periodo prima dell’assunzione ovvero dopo il licenziamento.

L’indagine

Questo l’esito dell’attività ispettiva che ha portato finanzieri e ispettori della sede Provinciale di Rimini ad accertare, in capo ad una società romana operante nella riviera riminese, l’esercizio non autorizzato dell’attività di somministrazione di personale. Questo anche in una seconda struttura ricettiva sempre con sede in Bellaria Igea Marina gestita dalla medesima società.

Ignari di tutto

Già nella fase dell’accesso ispettivo nell’albergo, i finanzieri e gli ispettori avevano riscontrato “gravi irregolarità alla società capitolina ed alla società bellariese che gestiva la struttura ricettiva. Ireggolarità tali da determinare la sospensione dell’attività imprenditoriale”. In particolare, su nove lavoratori identificati sul posto di lavoro, otto di questi erano licenziati da una settimana. Quindi “in nero”, ovvero privi di qualsiasi tutela riservata ai lavoratori regolarmente assunti. Nei giorni successivi, molti lavoratori (tra cuochi, camerieri aiuto cuochi, camerieri e addetti alle pulizie) fino a quel momento ignari del loro licenziamento, dopo aver tentato invano di contattare il datore di lavoro, si erano rivolti ai sindacati. Ciò per intraprendere una vertenza dopo la mancata corresponsione dell’intero stipendio di agosto.

Sanzioni pesanti

Complessivamente, in totale, ai trasgressori, sono state comminate sanzioni che possono arrivare ad un massimo di 150mila euro. Inoltre gli Ispettori della sede Provinciale di Rimini, hanno disconosciuto l’imputazione contributivo-previdenziale dei rapporti di lavoro instaurati dai lavoratori e posti in carico, ai fini contributivi, dell’effettivo datore di lavoro, ovvero la società gestrice dei due alberghi. Tale procedura adottata dall’Inps ha consentito di recuperare contributi per complessivi 75mila euro. Inoltre, la Guardia di Finanza ha in corso approfondimenti di natura fiscale nei confronti della società bellariese, mentre quella capitolina è stata segnalata al Reparto del Corpo competente per territorio.

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