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Dal pubblico alle competenze digitali: ecco quali saranno i lavori più ricercati in futuro

Dal pubblico alle competenze digitali: ecco quali saranno i lavori più ricercati in futuro

Quali saranno i ruoli più richiesti nel mondo del lavoro nei prossimi cinque anni? L’analisi effettuata dalla collaborazione tra Excelsior e Unioncamere

Con un report stilato in questi primi giorni del 2025, Unioncamere ed Excelsior hanno delineato un quadro del futuro lavorativo in Italia da oggi fino al 2028. Prendendo sotto osservazione la loro analisi emersa in queste ore, ecco quali saranno i profili più ricercati nel mondo del lavoro per i prossimi anni.

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Lavoro, i profili più ricercati nei prossimi cinque anni

Quali saranno i ruoli più richiesti nel mondo del lavoro nei prossimi cinque anni? Secondo quanto emerso dall’analisi effettuata dalla collaborazione tra Excelsior e Unioncamere, una ampia domanda sarà quella riguardante il lavoro privato, con i dipendenti di questo ambito che occuperanno il 60% del totale. Seguono i lavoratori come dipendenti pubblici, che avranno il 23% del totale, mentre l’incidenza sarà al 17% pe gli indipendenti.

Dunque, circa 3/4 della domanda deriverà dai settori dei servizi: tra questi, c’è chiaramente la pubblica amministrazione che conta di un fabbisogno stimato intorno ai 2,6-2,9 milioni di unità tra il 2024 e il 2028.

L’esigenza di dirigenti nel futuro

Nella ricerca dei prossimi anni nel mondo lavorativo, ci sarà l’esigenza di molti dirigenti che – secondo quanto riportato dallo studio – riguarderanno circa il 39% del totale. I lavoratori di alto profilo, saranno ricercati tra specialisti e tecnici (1,3 e 1,4 milioni di unità) sia in virtù della crescita dell’occupazione ma anche per sostituzione. Molti attuali dirigenti andranno infatti in pensione, lasciando spazio a nuove unità che potranno prenderne il posto.

I profili intermedi, la sanità e la GDO

I cosiddetti “profili intermedi” come impiegati e professioni commerciali e dei servizi, invece, avranno la domanda di circa un terzo del fabbisogno complessivo, per un ammontare di circa 1,2-1,4 milioni di lavoratori (al 36%). Circa il 17% per lavori come operai anche specializzati, mentre i lavoratori non qualificati avranno l’incidenza attorno all’8%.

Grande fabbisogno stimato anche per le professioni sanitarie, con tecnici alla riabilitazione e infermieri intorno alle 154-158 unità richieste. Richiesta poco meno elevata per gli operatori commerciali, del marketing e degli acquisti (circa 100.000 unità), in crescita invece gli addetti alle attività di segreteria e agli affari generali delle imprese. Seguono gli addetti alle vendite, anche quelli nella GDO (grande distribuzione organizzata) al 4,8-5% del totale.

Competenze green e digitali sempre più in crescita

Infine, grande spazio nei prossimi anni ai lavoratori con competenze digitali, che rappresentano circa il 59% del fabbisogno totale. Crescita sempre più confermata anche per il settore green e della sostenibilità ambientale, con una richiesta che dovrebbe essere ancora più elevata in futuro.