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Quando il lavoro c’è, spesso manca la sicurezza. Decessi in aumento nella prima metà del 2025

Quando il lavoro c’è, spesso manca la sicurezza. Decessi in aumento nella prima metà del 2025
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Inail: da gennaio a giugno di quest’anno sono state già registrate 495 vittime contro le 462 di dodici mesi prima

ROMA – Anche quest’anno il numero di incidenti e morti sul lavoro è un martello che non smette di battere, anche se pare abbia leggermente rallentato il ritmo, in Italia come in Sicilia. Secondo i dati dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), infatti, nel primo semestre del 2025 nello stivale sono state registrate complessivamente 249.549 denunce di infortuni sul lavoro, contro i 250.766 dello stesso periodo dello scorso anno. In altre parole, lo scarto è dello 0,49% in meno.

In lieve diminuzione rispetto alla prima parte del 2024 sia gli incidenti in occasione di lavoro, ossia nello svolgimento dell’attività lavorativa, che quelli avvenuti in itinere, cioè nel tragitto di andata e ritorno casa-lavoro. Difatti, in questi sei mesi si sono registrati 1.204 casi di infortunio durante il lavoro e 13 incidenti in itinere in meno rispetto allo scorso anno, anche se le cifre restano ugualmente esorbitanti…

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