ROMA – Per il 63% delle imprese nel 2022 l’occupazione crescerà sulla spinta della ripresa del Pil e della situazione economica generale anche se pesa l’incognita Covid con l’avanzare della variante Omicron. È quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione di imprese a livello nazionale in riferimento agli ultimi dati Istat con gli occupati a novembre 2021 che, per la prima volta dall’inizio della pandemia, tornano sopra quota 23 milioni.
Un segnale importante dopo che l’emergenza Covid ha stravolto non solo la salute degli italiani ma anche il sistema economico con un taglio di 65 miliardi di euro degli investimenti da parte delle imprese nel 2021 rileva Uecoop su dati Cerved. Una situazione alla quale ha fatto argine la tradizionale resilienza del sistema delle imprese cooperative italiane che – sottolinea Uecoop – può contare su quasi 80mila realtà con oltre un milione di occupati e una presenza trasversale su più settori produttivi e servizi, dalla logistica al turismo, dall’alimentare alla sanità, dalla scuola agli spettacoli.
In questo scenario è strategico l’avanzare della campagna vaccinale in grado di scongiurare qualsiasi ipotesi di nuove chiusure e ripercussioni sul lavoro. Una situazione ancora incerta che si riflette sull’orientamento di una parte delle imprese, con 1 su su 3 (37%) che ancora per quest’anno – conclude l’indagine Uecoop – non prevede una crescita dell’occupazione.