Investigatore privato, alla scoperta del mondo dei veri detective

Le agenzie investigative in Italia: Francesco Mimmo racconta il mondo dei veri detective

Le agenzie investigative in Italia: Francesco Mimmo racconta il mondo dei veri detective

Marcello Mazzari  |
sabato 10 Dicembre 2022

Insieme all’ospite della puntata, l’investigatore privato Francesco Mimmo, abbiamo dunque raccontato questo lavoro.

Chiunque sia appassionato di thriller, polizieschi o dell’industria dello spionaggio, – che si tratti di film, libri o altri contenuti – sarà rimasto senza dubbio affascinato dai protagonisti che si occupano di svolgere indagini su vari misteri da risolvere, talvolta con risvolti eroici ai fini del racconto stesso. Insomma, storicamente la generica figura del “detective” (nelle sue varie accezioni) è da sempre oggetto di una diffusissima narrativa.

Potrebbe sorprendervi sapere che anche in Italia, oltre ai ben più noti “servizi segreti”, esistono professionisti che si occupano proprio di investigazioni ed indagini. Stiamo parlando dei c.d. agenti investigativi, veri e propri detective, appunto, che svolgono servizi di vario tipo per privati, aziende, assicurazioni e vari altri enti.

In questo nuovo appuntamento di Innova Jobs, la nostra rubrica sul mondo del lavoro, vi raccontiamo questo settore grazie all’esperienza di chi questo lavoro, per molti considerato “di nicchia”, lo svolge davvero. Francesco Mimmo, investigatore privato da oltre dodici anni e titolare dell’agenzia investigativa Vox Investigation con sedi in varie città italiane, ci ha infatti raccontato tutti i retroscena – e sfatato alcuni miti – di questa interessante professione.

Chi sono gli investigatori privati

Partendo dalle tante “leggende” che ruotano attorno alla figura dell’investigatore privato, la nostra chiacchierata è partita proprio dai chiarimenti sul tipo di attività svolta da questo tipo di agenzie: “Nell’immaginario collettivo, un po’ per luogo comune, si tende a pensare che noi investigatori privati ci occupiamo soltanto di infedeltà coniugale (ndr, trattasi dell’attività di indagine per conto di privati in cause di separazione, divorzi etc.)”, esordisce Mimmo.

“In realtà non è così, un’agenzia investigativa offre diversi servizi anche per aziende e organismi vari. Soprattutto negli ultimi anni in Italia, la nostra figura sta diventando sempre più professionalizzata: noi ad esempio ci occupiamo anche di bonifiche ambientali (ndr, ossia l’attività di controllo di eventuali dispositivi elettronici o microspie all’interno di un ambiente), anti-frode per compagnie assicurative, spionaggio industriale, concorrenza sleale. Insomma, ogni agenzia si occupa davvero di tantissimi settori.”

Non è un lavoro “per tutti”

Addentrandosi sempre di più nelle pieghe del mondo degli investigatori privati, si percepisce quanto questa professione, apparentemente alla portata di chiunque abbia una forte passione per questo settore, richieda in realtà delle componenti attitudinali e caratteriali abbastanza precise. “Mi rendo conto che il nostro sia un lavoro per molti versi sicuramente affascinante e curioso, ma allo stesso tempo è molto logorante perché non sempre ti permette di avere una vita ‘ordinaria’” afferma Mimmo. “Diventa difficile organizzarsi nel quotidiano perché spesso non hai orari: è un lavoro estemporaneo. Un giorno per un cliente devi fare un appostamento di 2 ore, e poi invece diventano 6-7 perché il soggetto che stai seguendo cambia le sue abitudini. La volta dopo magari è un pedinamento che a volte non sai dove può farti finire”.

Insomma, chi vuole entrare in questo settore, è avvisato: “Tantissimi ragazzi e ragazze magari iniziano un tirocinio presso l’agenzia anche in virtù di una vera passione, ma capita poi che si rendano conto che certe mansioni non fanno per loro. A livello fisico e mentale bisogna essere forti: posso assicurarvi che d’inverno farsi 12 ore in macchina in appostamento notturno con il motore spento e magari la necessità di andare in bagno, non è facile. Oppure anche ‘banalmente’ riuscire ad essere per così a lungo attenti, operativi e pronti ad ogni imprevisto”.

Le figure e il percorso: come si può lavorare per un’agenzia investigativa?

Trattandosi di un settore molto vicino a quello delle forze dell’ordine o comunque dell’ambito legale, è abbastanza evidente come il percorso di studi preferenziale (ma non esclusivo) per chi vuole entrare a far parte di un’agenzia investigativa sia quello di una laurea in ambito giuridico. Tuttavia, come abbiamo capito, sono varie e diverse le figure professionali (e quindi di laureati) che compongono l’asset investigativo: “Ovviamente, con il passare degli anni e i conseguenti progressi tecnologici, per noi che adoperiamo anche molti strumenti (da macchine fotografiche, gps, microspie a vari software etc.), è gradualmente arrivata la necessità di includere nuove competenze e professionisti. Nelle agenzie investigative oggi infatti lavorano tanti informatici, analisti (ad es. per le ricerche su OSIMT, un portale per le indagini sul web a fonti aperte) o tecnici per le bonifiche ambientali”.

Fermo restando che anche per chi vuole avviare una propria attività, aprendo un’agenzia investigativa, da diverso tempo i requisiti professionalizzanti sono diventati tassativi: “Dal DM/2010 per ottenere una licenza come titolare di un’agenzia investigativa bisogna essere in possesso di una laurea almeno triennale in giurisprudenza, scienze politiche, economia aziendale o equiparate, un periodo di formazione di almeno 3 anni documentato all’interno di un’agenzia investigativa e un corso teorico-pratico presso un’Università accreditata. A quel punto si può fare richiesta presso le prefetture competenti e avviare l’iter per il rilascio dell’autorizzazione.”

L’ultima considerazione Francesco Mimmo la rivolge ai giovani e a chiunque voglia avvicinarsi al settore delle investigazioni: “Tantissimi ragazzi si appassionano alla criminologia, e va benissimo perché io stesso ne sono un grande fan. Però devono sapere che lavorare come criminologo oggi in Italia è molto difficile. Le agenzie investigative invece offrono tante opportunità ed è un settore in crescita: per darti un parametro di riferimento, solo l’anno scorso il giro d’affari, a livello nazionale, è stato di centinaia di migliaia di euro”.

Con una speranza: “Mi auguro che ciò cambi, soprattutto per i nuovi giuristi. Tanti studi legali oggi sono pieni di avvocati mentre le agenzie investigative invece, spesso, anche per la natura del lavoro stesso, cercano di avere un ricambio”. Insomma, se crediate che dentro di voi si nasconda lo spirito di un vero detective, senza legarvi falsi miti, date una possibilità alle agenzie investigative”.

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