Le emozioni aiutano a capire se nella nostra quotidianità, i bisogni più importanti sono appagati o meno
Le emozioni sono un processo articolato, attivato da stimoli interni o esterni, che l’organismo mette in atto con comportamenti, per verificare se ha raggiunto o no lo scopo che si prefissava di raggiungere.
Le emozioni aiutano a capire se nella nostra quotidianità, i bisogni più importanti sono appagati o meno.
Se per la maggior parte del tempo provi emozioni piacevoli, i tuoi bisogni più importanti sono appagati, se provi per la maggior parte del tempo emozioni spiacevoli, forse bisogni per te importanti non stanno trovando il giusto appagamento.
Nelle emozioni entrano in gioco i seguenti aspetti: una situazione specifica, una serie di reazioni fisiologiche, alcuni pensieri specifici, un certo tipo di risposte comportamentali.
Un lavoro, messo a punto da Ekman nel 2008, distingue le emozioni in innate o primarie, riscontrabili in qualsiasi popolazione, e secondarie, che originano dalle primarie e si sviluppano con la crescita dell’individuo e con l’interazione sociale.
Tra le emozioni primarie ritroviamo la rabbia, la paura, la tristezza, la gioia; tra le secondarie: l’allegria, l’invidia, la vergogna, l’ansia, la speranza, la rassegnazione, la gelosia, il perdono, l’offesa, la nostalgia, il rimorso, la delusione, il disprezzo e la timidezza.
Le emozioni hanno carattere di urgenza e immediatezza, e non sono qualitativamente né buone né cattive, siano esse positive o negative.
Secondo questa prospettiva nelle emozioni entrano in gioco i seguenti aspetti, che interagiscono in maniera consequenziale: una situazione stressante, quale può essere un’emozione piacevole o spiacevole, provoca la comparsa di pensieri negativi e positivi, che si accompagnano a reazioni psicosomatiche, quali aumento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria, tensioni muscolari, tremori, etc.; i pensieri e le reazioni fisiologiche determinano a loro volta comportamenti positivi o negativi correlati.