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Le coraggiose imprese della Brigata Sassari

Le coraggiose imprese della Brigata Sassari

Dal QdS del 26/11/2025

Leggendo le vicende di un grande personaggio come Emilio Lussu e di una grande squadra come la Brigata Sassari, sembra quasi di rivivere queste vicende insieme a loro; di essere insieme sul Carso, sull’Altopiano, dalla Bainsizza a Caporetto e nella meno conosciuta ma decisiva battaglia dei Tre Monti sino al Piave. Sembra quasi di vederli questi giovani sardi organizzarsi e fare le prime esercitazioni tra Lonato e Calcinato (paese del bresciano poco distante da San Martino e Solferino dove si svolse la Seconda Guerra di Indipendenza nel 1859), paese che li accolse con amicizia e ospitalità e che ne conservò a lungo memoria. E sembra di trovare, insieme a loro, conforto nel dolcissimo sorriso di Teresa Nardini l’amatissima “Madrina” della Brigata Sassari, formata da quei soldati che, dopo i primi scontri sul Carso, furono chiamati dai soldati austro-ungarici “Die Roten Teufel”: I Diavoli Rossi. Ma il prezzo fu molto alto.

La Brigata Sassari registrò complessivamente 1.734 caduti (tra i quali 138 ufficiali) 2.085 dispersi (tra i quali 50 ufficiali) e 9.104 feriti (tra i quali 359 ufficiali). La Sardegna fu tra le regioni con il maggior numero di uomini mobilitati. Su circa 800.000 abitanti dell’Isola, vennero mobilitati 98.142 uomini, pari al 14%, rispetto a una media nazionale di poco superiore al 10%. Forse non avevano quindi del tutto torto i reduci sardi della Grande Guerra quando cantavano:

“Non sezis voi sos continentales
ch’azis difesu su trinceramentu,
su chentuchimbantunu reggimentu,
chentuchimbantaduos tottu in pares.

(Non siete voi continentali
che avete difeso le trincee, ma
tutti assieme, quelli del centocinquantuno
e del centocinquantadue)

Ma se è vero, come è vero, che sul Carso, sull’Altopiano ai tempi della “Strafexpedition” austro-ungarica, e a Caporetto, il coraggio, la compattezza e la forza fisica e morale della Brigata Sassari e dei molti dei suoi ufficiali furono esemplari e importantissimi, è altrettanto vero che è su questo fronte che avvenne la vera unione degli italiani, per la prima volta uniti in una grande sofferenza.

continua…