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Le discoteche restano chiuse, Tar del Lazio respinge il ricorso dei gestori

Le discoteche restano chiuse, Tar del Lazio respinge il ricorso dei gestori

La posizione dell’Associazione dei gestori delle sale da ballo è stata considerata “recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto”. Silb Fipe: “Così iniziano le feste abusive”, in Sicilia già le prime denunce

A meno di 24 ore dall’istanza del Silb FIpe (Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo) in merito alla chiusura delle discoteche, è stata depositata la decisione del Tar Lazio; si tratta di una decisione cautelare monocratica, in attesa della decisione collegiale già fissata per la prima udienza utile, quella del 9 settembre.

Il Tar Lazio ha respinto la richiesta dei sindacati delle associazioni da ballo, in quanto nel bilanciamento degli interessi la posizione dell’Associazione dei gestori delle sale da ballo “risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto”.

Nell’ordinanza presidenziale il Tar Lazio, ha spiegato anche che “la natura dei danni ne consente in linea di principio la successiva reintegrazione anche per equivalente, nel caso che il giudizio abbia esito favorevole alla parte ricorrente” e fa cenno anche alla “comune volontà della Conferenza dei presidenti delle regioni e del ministero dello Sviluppo economico di aprire con immediatezza un tavolo di confronto con le Associazioni di categoria, al fine di individuare gli interventi economici di sostegno nazionali al settore”.

Intanto, Silb Fipe ha lanciato l’allarme: “Le discoteche autorizzate chiuse, iniziano le feste abusive – ha tuonato il presidente, Maurizio Pasca – Era quello che si temeva. Chiediamo rispetto e dignità per le nostre aziende e per i nostri lavoratori. Fino al 7 settembre staremo chiusi e ora prolifererà l’abusivismo. Siamo già in possesso di centinaia di video di feste abusive in ville che sfuggono a ogni controllo. In un filmato con giovani che addirittura si dichiarano positivi al Covid”.

In Sicilia, già i primi episodi. Nelle isole Eolie, con le discoteche chiuse, le feste danzanti si organizzano nelle mega ville. Ma per gli schiamazzi notturni scattano le proteste di villeggianti, turisti e isolani e arrivano i carabinieri, così scattano denunce e multe.

A Filicudi, una festa è stata organizzata in una villa con assembramento e nel cuore della notte è stata sospesa dai carabinieri. Denunciati i due organizzatori sia per schiamazzi notturni sia per assembramento in violazione delle norme anti-Covid 19.

Anche a Panarea era stata ideata una festa in villa con più di 100 persone: otto giovani, tra i 20 e i 22 anni, sono stati denunciati dai carabinieri alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto per disturbo del riposo dei vicini per la diffusione di musica ad alto volume mediante un potente impianto acustico, che è stato sequestrato. a posizione dell’Associazione dei gestori delle sale da ballo “risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto”.