Abi Lab: cresce il numero di correntisti che preferiscono pc e smartphone per usufruire dei servizi. Sui computer il maggior traffico di denaro, in aumento i clienti che utilizzano smartwatch. A favorire la crescita dell’Internet Banking, anche lo sviluppo delle App
ROMA – Secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio Digital banking di Abi Lab le ricerche su pc e smartphone ormai si equivalgono in termini di utilizzo per le operazioni bancarie digitali. Nello specifico, le percentuali di coloro che ricorrono a operazioni informative o dispositive sono molto vicine: l’86% ricorre al computer mentre l’83% di ricorre agli smartphone.
L’analisi, compiuta su un campione di 1.033 utenti di mobile e internet Banking, mette a fuoco quei clienti che hanno aperto un nuovo rapporto con una banca (es: conto corrente, investimento, finanziamento, carta prepagata, etc.) utilizzando esclusivamente i canali digitali, chiamati clienti “digital onboarded”.
“La scelta del supporto tecnico – spiega Abi Lab – è dettata principalmente dal contesto in cui si rende opportuna l’operazione”. Ad esempio, la ricerca di sportelli e la prenotazione di appuntamenti in filiale viene svolta principalmente attraverso smartphone; per il saldo di conti e carte di pagamento l’utilizzo dei dispositivi è quasi indifferente, mentre per le operazioni dispositive più complesse, quali F24, pagamenti (tasse, mav, e bollo auto), che richiedono l’impiego di strumenti adeguati (ad es. l’uso di una tastiera estesa), l’uso del computer è ancora prevalente. In generale emerge sempre più un’apertura verso il digitale: nel caso dei bonifici, sette intervistati su dieci ha dichiarato, infatti, di preferire i canali digitali (rispetto alla filiale) per effettuare tali operazioni.
Nell’analisi del profilo del cliente digitale emerge una sostanziale parità di genere, il 29% degli intervistati è under 34, circa il 40% possiede un titolo di studio elevato (laurea) e circa la metà (48%) è un lavoratore dipendente. Il 37% degli intervistati ha incrementato l’utilizzo di Internet Banking da quando è attivo sul mobile, a conferma di come i due canali si autoalimentano a vicenda.
Dal punto di vista delle banche, secondo l’analisi dell’Osservatorio sul pc si verifica più traffico di denaro. I numeri confermano una tendenza già in crescita dagli anni scorsi: non solo l’aumento dell’utilizzo dei servizi digitali ma il progressivo passaggio dal pc allo smartphone, che dal 2018 al 2019 ha visto crescere del 37% i clienti attivi unici raggiungendo i 12,9 milioni. Quanto ai sistemi operativi, Android è quello più utilizzato, 77% contro il 21% di iOs. Allo stesso tempo l’internet banking (cioè l’uso dei servizi bancari da pc) ha visto calare i clienti attivi del 4%.
Lo sviluppo delle app è andato a braccetto con lo sviluppo tecnologico nei processi di autenticazione: il riconoscimento facciale o con impronte digitali sono aumentati rispettivamente del 67% e dell’83% nell’ultimo anno, grazie soprattutto alla direttiva europea Psd2 che ha introdotto nuovi parametri di sicurezza per il settore.
Inoltre, tutte le banche intervistate hanno dichiarato di avere sia internet banking che app e di essersi aperte, soprattutto ai wearable, vale a dire gli smartwatch. Tra queste, il 40% consente di consultare saldo e ultimi movimenti del conto corrente, il 30% anche per le carte. Solo il 15%, invece, sono le banche che già consentono ai propri clienti di fare vere e proprie operazioni con questi dispositivi.