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Le Sardine adesso lanciano una “staffetta” in Sicilia

Le Sardine adesso lanciano una “staffetta” in Sicilia

Uno degli obiettivi del movimento anti-Salvini fino a fine gennaio sarà “raggiungere il più possibile territori periferici che, spesso perché in difficoltà, si sono rivelati più vulnerabili ai toni populisti”. La fisicità contro l’odio dei social

“Il nostro prossimo passo è tornare sui territori. Con iniziative che saranno realizzate in tutte le regioni d’Italia, liberando la creatività, valorizzando l’arte, favorendo l’interazione fisica fra i corpi”.

La fisicità, la presenza umana e tangibile, contro i social che diffondono odio, insomma.

Lo si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook “6000 sardine”, che tira le fila dopo l’incontro di ieri mattina a Roma.

“Uno degli obiettivi delle Sardine – si legge ancora – sarà raggiungere il più possibile territori periferici che, spesso perché in difficoltà, si sono rivelati più vulnerabili ai toni populisti”.

Perché il movimento intende “combattere tutte le forme aggressive di comunicazione politica, che strizzano l’occhio alla violenza, verbale o fisica, online o offline”.

I punti qualificanti sono la fiducia nelle istituzioni e la richiesta di “abrogare” i cosiddetti “Decreti sicurezza” di Matteo Salvini.

Per questo “Decine di iniziative sono previste a partire dal mese di gennaio, dopo che si saranno concluse le attività nelle piazze già in calendario”.

Nel corso della mattinata di ieri, racconta il post, i referenti delle sardine italiane si sono ritrovati e confrontati per definire i prossimi passi.

Due ore di discussione divisi in gruppi “a seconda delle regioni di provenienza, con l’obiettivo di definire le prossime iniziative che saranno sviluppate sui territori”.

La prima riguarda la Sicilia, una “Staffetta delle sardine”, che sarà realizzata nell’Isola “per raggiungere anche le zone con situazioni critiche e complesse”.

Nell’Isola si sono già svolte numerose manifestazioni di piazza contro Matteo Salvini, l’ultima in ordine di tempo quella, affollatissima, dello scorso sette dicembre a Catania.

Ci saranno poi, nel Lazio, “Sardina amplifica sardina”, organizzata “per raccogliere i bisogni dei territori attraverso sardine in un’unica rete simbolica” e in Liguria “Tutti sullo stresso treno”, un convoglio di sardine che attraverserà la Regione fino alla Francia; .

“Per queste nuove iniziative – si legge nel post – si sono gettate le basi, che saranno poi sviluppate nelle prossime settimane e presentate nel dettaglio”.

Un denominatore comune emerso da tutte le proposte è “l’attenzione alle zone periferiche, alle piccole città e alle località di provincia”.

Nessuna discussione, invece, su temi politici specifici, che per definizione “sono complessi e non possono essere affrontati in una mattinata in modo adeguato”.

Nel post si sottolinea come negli ultimi trenta giorni le sardine abbiano “scatenato una straordinaria energia: occorrerà molta pazienza per dare anche un’identità politica a questo fenomeno”.

“E’ la stessa pazienza – sottolineano le sardine – che chiediamo al mondo dei media. Capiamo l’urgenza di avere risposte ma ribadiamo che queste, invece, possono maturare solo con il tempo, e con la costruzione di un percorso condiviso che continuerà a rafforzarsi nelle prossime settimane”.