ROMA – L’isolamento riguarda tutti in questi giorni, ma un pensiero in più si può riservare a quello che vive chi non vede, non sente e non parla. Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Questo il messaggio con cui Renzo Arbore, storico testimonial della Lega del Filo d’Oro, ricorda che ci sono persone con disabilità alla vista e all’udito che rischiano di vivere totalmente isolate a causa dell’emergenza sanitaria, lanciando la campagna di raccolta fondi “Un contatto che vale”. Per donare si può chiamare il numero 800915000 o accedere al sito uncontattochevale.it.
La Lega del Filo d’Oro ricorda che le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, rappresentano una delle categorie più esposte al rischio coronavirus, ma sono anche più vulnerabili alle ricadute sociali derivanti dall’epidemia. Utilizzano prevalentemente il tatto per comunicare e conoscere l’ambiente circostante e in un momento in cui la raccomandazione è mantenere la distanza, questo rappresenta per loro, come ricorda l’Associazione, “un ulteriore, enorme, ostacolo”.
“L’esigenza più imminente – evidenzia la Lega del Filo d’Oro – ora è quella di continuare a reperire Dispositivi di Protezione Individuale e di sanificare gli ambienti per ridurre il rischio di contagio e tutelare la salute di utenti e personale”.Per questo la campagna sarà volta all’acquisto di Dpi. “Questo virus purtroppo- evidenzia Francesco Mercurio Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche dell’Associazione- si può trasmettere anche con il contatto delle mani. E questo è atroce per chi, come noi persone, attraverso il tatto si orienta e comunica con il mondo”.