Legge 19 Regione Siciliana, dichiarata l'illegittimità costituzionale

Dichiarata l’illegittimità costituzionale della Legge regionale n° 19: ecco perché

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Dichiarata l’illegittimità costituzionale della Legge regionale n° 19: ecco perché

Redazione  |
lunedì 19 Dicembre 2022

Ecco perché la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la Legge 19 della Regione Siciliana che riapriva i termini per il condono edilizio di alcune opere abusive.

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 252 del 2022, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge 19 della Regione Siciliana del 2021.

La legge regionale riapriva, con una norma definita d’interpretazione autentica, i termini per il condono edilizio di opere abusive realizzate in aree sottoposte ad alcuni vincoli idrogeologici, culturali e paesaggistici.

Legge 19, dichiarata l’illegittimità costituzionale: ecco perché

La disciplina è stata ritenuta “lesiva della riserva allo Stato della tutela dell’ambiente” (art. 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione), in quanto in contrasto con la normativa statale di riferimento (art. 32, comma 27, lettera d), del decreto-legge n. 269 del 2003).

Con la sentenza n. 251 del 2022, la Corte ha anche dichiarato costituzionalmente illegittima una disposizione della legge della Regione Lombardia n. 23 del 2021. In assenza di un piano paesaggistico elaborato congiuntamente dallo Stato e dalla Regione, tale legge consentiva l’ampliamento della superficie dei fabbricati da destinare ad attività agrituristica. Anche in questo caso, il rischio di pregiudicare scelte di tutela del paesaggio che devono essere necessariamente condivise comporta la violazione della competenza statale stabilita art. 117, secondo comma, lettera s), Costituzione.

Immagine di repertorio

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