Istruzione

“Leggo al quadrato”, 80 gli istituti che hanno ottenuto i finanziamenti

PALERMO – Un incontro ricco di volti e speranze per il futuro, quello che si è tenuto tra i dirigenti scolastici delle scuole siciliane che hanno ottenuto il finanziamento per il progetto “Leggo al quadrato”, e il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, insieme all’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla.

Sono 80 gli istituti che potranno godere dei fondi messi a disposizione per la terza e quarta edizione del progetto, che mette in ballo 11 milioni di euro, da utilizzare per rafforzare le competenze di base, il contrasto al bullismo, l’apprendimento linguistico, la promozione dell’identità siciliana, le attrezzature informatiche e l’arredo scolastico. In particolare, l’obiettivo è quello di potenziare i processi di apprendimento per gli studenti in italiano e matematica, a cui si aggiunge l’attivazione di moduli tematici su alcuni ambiti privilegiati che mirano a formare non solo l’allievo ma anche il cittadino, a più ampio spettro.

Ecco quindi il via ad approfondimento sull’educazione civica e ambientale, la legalità, il patrimonio linguistico siciliano, le arti creative, lo sport, la musica strumentale e l’intrattenimento in tempo d’estate, iniziativa mai realizzata fino a oggi nelle strutture pubbliche.

Sempre nell’ottica di andare oltre il nozionismo, ma vivere l’esperienza come un progetto integrato con la società civile, sono stati favoriti i progetti attivati in rete, promossi dalle scuole primarie e secondarie di primo grado, nonché il primo biennio di istituti tecnici, professionali e licei artistici, ricadenti nei comuni individuati dalla programmazione ministeriale.

Queste terza e quarta edizione si svolgeranno ricalcando le due precedenti: articolate in moduli, ciascuno di una durata di 30, 60 o 100 ore, rivolti in maniera prioritaria alla platea di studenti che presentino rischi di abbandono del percorso educativo o che abbiano manifestato difficoltà nell’acquisizione dei livelli essenziali di apprendimento o nella socializzazione o, infine, che necessitino di ri-orientamento verso altri percorsi formativi.

I moduli, che dovranno coinvolgere almeno 20 studenti ciascuno, dovranno riguardare il rafforzamento di base delle competenze relative alla lingua italiana (modulo obbligatorio di base) accanto ad uno o più moduli tematici. Per perseguire l’obiettivo della “rete”, che non sia semplicemente istituzionale ma si apra all’esterno del mondo scuola, è possibile prevedere l’attivazione di moduli indirizzati ai genitori degli studenti coinvolti, per creare un rapporto diretto con le famiglie, per scendere sul territorio e sviluppare una sinergia costruttiva che può aiutare la società civile a crescere accanto ai giovani per aumentarne la consapevolezza e la maturità. Saranno considerate ammissibili le spese per le attività formative e di valutazione (esperti e tutor), le attività di gestione (materiali didattici, compensi al personale scolastico, attrezzature, spese di viaggio) ed eventuali costi aggiuntivi. Come la mensa o figure professionali di supporto.

Una quota non superiore al 5% del totale potrà essere destinata all’acquisto di supporti informatici da utilizzare durante le lezioni (ad esempio Lim, computer, software didattici). La misura, promossa dal Dipartimento Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana, s’inserisce nell’ambito degli obiettivi comunitari e nazionali che guardano ad una più moderna società della conoscenza, ed è cofinanziata con le risorse del Fondo Sociale Europeo (Fse 2014/2020).