La Regione siciliana si applica per rinnovare i beni culturali, utilizzando tecniche innovative
I beni culturali sono tutti i
beni designati da ciascuno Stato come importanti per l’archeologia, la letteratura, l’arte,
la scienza, la demologia o l’antropologia. Tali beni vengono
definiti come il prodotto della cultura.
Essi vengono migliorati e rinnovati attraverso l’uso delle fonti d’energiarinnovabile, ovvero fonti energetiche ricavate da risorse naturali come la luce solare, il vento o la pioggia.
Collegare i beni culturali con le innovazioni energetiche è uno degli obiettivi posti dallo stato per migliorare ulteriormente un monumento del passato. Il piano d’uso consiste nel compiere il lavoro nel pieno rispetto dei beni, valorizzando la loro bellezza con l’uso di luci per illuminarli la notte, evidenziando i particolari architettonici più nascosti o incrementando il livello di sicurezza, magari applicando una tecnologia che ci porti ad un cospicuo risparmio energetico. Talvolta il desiderio di ottenere un determinato risultato architettonico-artistico ci spinge a scegliere una soluzione ingegneristica efficiente ma irrazionale, che porta a notevoli sprechi energetici e di gestione. In passato, è già accaduto che monumenti illuminati con poco criterio nei confronti delle necessità, finissero per restare spenti a causa del costo di gestione troppo elevato. I
l Dipartimento, in qualità di soggetto preposto alla tutela del patrimonio monumentale ed ambientale, per ribadire il suo ruolo guida in questa campagna, ha voluto realizzare interventi che coniugano la storia con l’innovazione. Alcuni esempi sono gli interventi energetici al Castello della Colombaia di Trapani o ai templi di Ercole, Giunone e della Concordia.
La Regione Siciliana affida i lavori di efficientamento energetico di 95 siti culturali e archeologici dell’isola. È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione il bando di gara da 17 milioni di euro per l’affidamento in finanza di progetto degli interventi per il miglioramento
energetico di 95 tra siti e immobili ricadenti anche nelle aree archeologiche del dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana. Il bando costituisce un’azione innovativa e sfidante per la particolare portata degli interventi. Il progetto, che segue le linee guida sullo sviluppo sostenibile contenute nell’Agenda 2030, prevede una revisione del sistema energetico attualmente utilizzato con l’obiettivo di promuovere soluzioni a basso consumo di carbone e di risorse primarie per ridurre i consumi, migliorare la prestazione degli impianti e diminuire le emissioni di elementi inquinanti.
Nella città di Catania, il Castello Ursino di Piazza Federico di Svevia torna a splendere, grazie ad un nuovo impianto di illuminazione a risparmio energetico. Questo monumento storico della città di Catania è stato vandalizzato e distrutto per diversi anni, ed ora, grazie alla manutenzione e alle migliorie applicate, può tornare al suo antico splendore. L’energia rinnovabile applicata al bene culturale, sembra essere una combinazione perfetta per far risorgere tutti quei beni quasi dimenticati.
De Luca – 5a LG Lombardo Radice Catania