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Leone X causò lo scisma luterano

Leone X causò lo scisma luterano

La preghiera serve per l’Aldilà

L’attuale papa, Leone XIV, nato Robert Francis Prevost, è un agostiniano che ha impostato il suo ministero, almeno sembra, seguendo la scia lasciata da Francesco, alias Jorge Mario Bergoglio.
Dai primi suoi atti si capisce, però, che voglia discostarsi in qualche maniera dal suo predecessore, anche se è ancora troppo presto per individuare le sue linee guida.
Ma non è di questo che oggi voglio scrivervi, bensì del fatto che il nome adottato ci ha immediatamente ricordato un altro Papa, Giovanni di Lorenzo de’ Medici, eletto nel conclave del 1513, agostiniano anche lui, che assunse il nome di Leone X.
Perché ve ne vogliamo parlare? Perché quel Papa di fatto provocò uno scisma epocale per la Chiesa cattolica e, cioè, lo scisma luterano.
Martin Lutero (1483-1546) era un fedele estimatore del Papa, convintissimo sostenitore della Chiesa di Roma, pur essendo un tedesco che aveva le proprie idee. Quando Leone X cominciò a vendere le indulgenze ai vivi per cancellare i loro peccati, Lutero fece presente una cosa del tutto ovvia e banale, che vi scriviamo di seguito.

Disse Lutero: “Le preghiere servono per l’Aldilà, non per l’Aldiquà”, cioè devono aiutare coloro che sono morti e si trovano in posti inimmaginabili, nonostante le scene delle sacre scritture, in modo da mondare i loro peccati e quindi aiutarli a varcare le soglie del Paradiso.
Ovviamente Leone X vendeva le indulgenze previo compenso in denaro o beni materiali. Più volte Lutero contestò questo fatto fino a quando la sua contestazione si ampliò, negando l’autorità del Pontefice e il valore della scomunica. La reazione di Roma fu l’apertura del processo a suo carico e l’invio di soldati per andarlo a catturare ove risiedeva, cioè nel ducato di Sassonia. Colà Federico impedì la cattura, anzi respinse gli armieri vaticani.

Lutero, dunque, contestò il primato del Pontefice romano e anche la validità del Concilio e propugnò la necessità di una Chiesa nazionale tedesca, all’interno della quale i componenti avessero libertà assoluta nel manifestare la propria interiorità spirituale, evitando delle connessioni con fatti materiali che non debbono inquinare l’attività delle persone.

In quell’epoca viveva Erasmo da Rotterdam, noto anche per il suo volumetto “Elogio della follia”. Erasmo in quel contesto si mantenne fedele alla Chiesa di Roma e non seguì Lutero nella fondazione della Chiesa protestante tedesca, la quale aumentò fortemente la polemica antiromana e l’opposizione al Concilio.
Morto Lutero nel 1546, lo scisma è rimasto e ancora oggi la Chiesa protestante è lontana da quella romana.
Altro scisma che vogliamo ricordare in questa breve analisi è quello voluto nel 1534 dal re d’Inghilterra, Edoardo VIII, il quale staccò la Chiesa cattolica facendola diventare Chiesa anglicana quando il Papa dell’epoca gli negò il divorzio. Cosicché, anche in quel caso, nacque una nuova chiesa cristiano-anglicana.
Ricordiamo infatti che tutte le chiese che fanno riferimento alle Sacre scritture sono cristiane, anche se poi si dividono in tante altre. Oltre a quelle citate, vi sono a esempio la chiesa dei copti egiziani, dei copti russi, dei copti ucraini e via elencando.

Nello scenario mondiale sono in competizione per numero di appartenenti sia la Chiesa cattolica, che ne dichiara oltre un miliardo, che il mondo islamico, con altrettanti/e adepti/e. Ma altre parti del mondo hanno religioni molto praticate, come l’India, primo Paese nel mondo per popolazione (oltre 1,4 miliardi), ove la religione predominante è quella che fa riferimento alla Trimurti (Brahma, Visnù e Siva), cioè l’induismo.

Il secondo Paese più popoloso del mondo, la Cina, con 1,4 miliardi di abitanti, qualche milione in meno dell’India, ha messo al bando le religioni, anche se, tuttavia, esse si muovono sotterraneamente. Colà la Chiesa cattolica ha ottenuto di potere esercitare le sue funzioni pubblicamente, ma ha l’onere di concordare con il governo cinese le nomine delle gerarchie cattoliche cinesi, dai cardinali in giù.

Questa breve rassegna agostana serve per rinfrescarci la memoria su quello che è accaduto e su quello che accade nel mondo religioso, senza avere la minima intenzione di dire qualcosa di nuovo, se non aiutare a riflettere anche su questo versante.