L'esorcismo della complessità - QdS

L’esorcismo della complessità

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L’esorcismo della complessità

Giovanni Pizzo  |
mercoledì 09 Marzo 2022

In un mondo interconnesso, tutto dev'essere semplice. Non c'è più tempo per l'approfondimento. Ciò che invece servirebbe per ridurre i conflitti.

Erasmo da Rotterdam scrisse l’elogio della follia. Poi arrivò Cartesio, con il suo cogito ergo sum. Era l’epoca dei lumi e il ragionamento, le capacità dell’uomo di affrontare il mondo, erano il sale della conoscenza. Ma questo era allora, quando – rispetto a oggi – eravamo quattro gatti sul pianeta Terra.

Gli Stati erano pochi e l’Occidente pensava di campare sul colonialismo. Oggi tutto è globale, siamo quasi dieci miliardi, tutto è interattivo, le pandemie, le guerre. McDonald’s chiude i suoi dispenser di panini in Russia, Amazon e Google si preoccupano degli hackeraggi. La Nato è ferma, la UE è in crisi di astinenza da gas, mentre le Zete di Putin avanzano in Ucraina. 

Tutto è terribilmente complesso, interconnesso, sovrapposto e stratificato. E l’uomo occidentale va in tilt. Aveva il suo schema della pace e del benessere, lavoro e welfare. E ora tornano le leggi basiche dei secoli antichi. Armi e materie prime, carri armati e grano, come sempre nella storia.

Così cerca si rifugio nel web, scaricando link e propalando appelli, quasi sempre divisivi. VAX vs no-VAX, Zelenskiani contro Putiniani. Tutto viene semplificato su dinamiche di facile contrapposizione. Non c’è più spazio per il ragionamento, per l’approfondimento di cause ed effetti. Secoli di Spinoza e Rousseau, di Maritain e Sartre, vengono dimenticati tra like e post, slogan e tweet.

Tutto deve essere semplice, semplificato. La complessità è il segno del diavolo, come un tempo la mano sinistra. Non c’è tempo per leggere o capire. In prime time c’è la nuova serie Netflix. Chi tenta un ragionamento, per dipanare la matassa della complessità, viene visto come una strega di Salem. Va mandato al rogo o sottoposto ad una tortura alla Torquemada.

La Santa Inquisizione del mainstream non ammette cedimenti. La complessità non va affrontata, non c’è tempo, va esorcizzata. Il mondo deve andare avanti, lo show must go home, fino alla prossima crisi globale. Fino all’ultima, quella demografica, quella in cui il problema da risolvere sarà l’umanità stessa.

Così è se vi pare.

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