Si teme che il progetto per l’area nel territorio di centuripe possa stravolgere la vita dei residenti. Il comitato #restiamopuliti ha lanciato un nuovo appello al vertice del Governo regionale
CENTURIPE (EN) – Torna alla ribalta la questione legata al progetto di costruzione di una discarica in contrada Muglia, pesantemente osteggiato dai residenti e attualmente sul tavolo della Regione.
Nei giorni scorsi, il comitato “No discarica #restiamopuliti” ha scritto una lettera aperta indirizzata al presidente Nello Musumeci, riassumendo la questione e chiedendo ancora una volta di fermare il progetto. “La società Oikos – hanno sottolineato nella missiva i rappresentanti del comitato – ha acquistato diverse centinaia di ettari di terreno nel nostro territorio per costruire un’imponente piattaforma per i rifiuti. Un progetto che devasterebbe la nostra terra e renderebbe insignificante un luogo dalla bellezza fuori dal comune”.
“Abbiamo fatto di tutto – hanno aggiunto – per impedire questo progetto: assemblee pubbliche, manifestazioni, un manifesto firmato da quasi 3.500 persone tra i quali intellettuali, giornalisti, e personalità della cultura, una petizione popolare firmata da quasi 3.000 persone per chiedere alla nostra Amministrazione e alle istituzioni di apporre il vincolo storico-paesaggistico in contrada Muglia. Abbiamo inoltrato, attraverso SiciliAntica, un dossier alla Soprintendenza con richiesta di vincolo ambientale, storico e archeologico. Ci siamo impegnati per far conoscere la storia millenaria di Centuripe e la bellezza del suo territorio. Recentemente anche l’ex direttore degli Uffizi ha visitato il nostro paese, dal quale ha lanciato, insieme a noi, la richiesta di vincolo per Muglia”.
“Noi siamo convinti – hanno spiegato ancora i rappresentanti del comitato – che il vincolo non costituisca un impedimento per lo sviluppo del nostro territorio ma uno strumento di tutela e di valorizzazione. A chiederlo non siamo solo noi: sono i nostri antenati greci e latini che hanno lasciato tesori come i Vasi Centuripini, custoditi nei più importanti Musei del Mondo; sono i nostri nonni minatori che per decenni hanno estratto a Muglia lo zolfo, area dove sono ancora presenti i resti di una delle Miniere più imponenti della Sicilia; sono i nostri contadini che a Muglia hanno coltivato (e ancora coltivano) grani antichi e agrumi pregiati, e che hanno lasciato, in eredità, più di venti masserie storiche, una di queste ha ospitato Goethe durante il suo viaggio in Sicilia. A chiederlo sono le specie rare di uccelli come aquile e falchi pellegrini che sul monte Pietraperciata vivono e si riproducono. A chiederlo infine è la bellezza del paesaggio, costituito da colline di creta, tra le più belle dell’isola, punteggiate da antiche case rurali e poco distante da surreali colline calanchitiche”.
Da qui l’invito a Musumeci per fare conoscere al presidente della Regione “il nostro territorio, la nostra storia” e la richiesta di discutere con il vertice dell’Amministrazione regionale “della tutela e della salvaguardia di questo angolo prezioso della Sicilia”.
“Siamo convinti – hanno concluso i rappresentanti del comitato – che comprendendo la sua ‘speciale natura’ ci aiuterà anche lei a salvaguardarlo. Sappiamo quanto lei ami la nostra terra e quanto si stia battendo per essa”.
Quello delle discariche continua a essere un argomento estremamente delicato. La Sicilia, infatti, deve uscire da un sistema che in questi anni ha provocato soltanto emergenze su emergenze e puntare su una gestione virtuosa dei rifiuti che abbia gli energimpianti al centro di tutto.
Il Governo regionale, come sottolineato dal presidente Musumeci anche in occasione del Forum pubblicato dal QdS (leggi qui), sembra aver intrapreso la strada giusta. Adesso è atteso alla prova dei fatti.