“Da svariate settimane pongo la mia attenzione sugli articoli riguardanti le inchieste della Procura della Repubblica di Palermo per asseriti episodi corruttivi riguardanti alcuni pubblici ufficiali e imprenditori locali. Si tratta di contenuti spesso ripetitivi, spesso allusivi, quasi sempre parziali.” Parla così in una lettera aperta Tommaso Dragotto, imprenditore e patron di Sicily by car, la cui moglie Marcella Cannariato è indagata (insieme al Presidente dell’Ars Galvagno e all’assessore regionale al Turismo Amata) nell’inchiesta per corruzione e peculato portata avanti dalla Procura di Palermo.
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La lettera di Dragotto
“Leggo chiaramente con particolare attenzione i servizi che riguardano mia moglie, Marcella Cannariato, in cui frequentemente vengo coinvolto attraverso l’impiego di espressioni come “lady Dragotto”, “coniugi Dragotto”, “i Dragotto”…così ingenerando l’impressione che io possa essere indagato. Al riguardo rilevo che in un recente articolo si è perfino fatto riferimento ad una possibile richiesta di rinvio a giudizio nei miei confronti, sebbene io non sia stato destinatario di alcun atto giudiziario, né risulto indagato per corruzione.”
“In ogni caso, rammento che il codice deontologico dei giornalisti recita: ART. 5 (Diritto all’informazione e dati personali) “…il giornalista garantisce il diritto all’informazione su fatti di interesse pubblico, nel rispetto dell’essenzialità dell’informazione, evitando riferimenti a congiunti o ad altri soggetti non interessati ai fatti”.
“Sicily by Car è già da almeno 30 anni in tutti gli aeroporti nazionali”
“A testimonianza del carattere assolutamente parziale delle notizie riportate, rilevo altresì che alcune testate hanno riportato stralci di intercettazioni, secondo cui “I Dragotto cercavano un ponte con il Presidente del Senato perché vogliono entrare in tutti gli aeroporti italiani”. Una corretta informazione avrebbe imposto di rendere edotto il pubblico che la Sicily by Car è già da almeno 30 anni in tutti gli aeroporti nazionali. Considero questa modalità di comunicazione populismo. Altre testate in modo piuttosto greve mi hanno etichettato “megalomane”.
“Rivendico con orgoglio che Sicily by Car è nata nel 1963, con una sola auto in flotta, ed è riuscita a portare il nome della Sicilia oltre i confini regionali, in tutta Italia e adesso in Europa. L’azienda ha una flotta di 20.000 vetture, 1000 collaboratori, 57 uffici in Italia e 25 in Europa (Croazia, Portogallo, Spagna, Albania, Malta, Francia etc.). Sinceramente, per il bene che nutro nei confronti della mia Sicilia, vorrei che ci fossero altri 1000 megalomani come me, in grado di dare lustro alla Sicilia e ai siciliani, assicurando posti di lavoro e benessere sotto l’egida della Sicily by Car.”
La Fondazione Dragotto
“La Fondazione Dragotto, che porta volutamente il mio nome, nata nel 2016, ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione della Sicilia attraverso attività culturali ed artistiche di utilità sociale come naturale emanazione dell’etica d’impresa del suo fondatore. Nell’arco di questi anni ha realizzato decine e decine di iniziative tra le quali:
Il libro fotografico “Sicily my Life”; il docu-film “Terra Madre”; l’evento Prestige De Sicilie; la Mostra a Palazzo Reale dedicata alla collezione pittorica di 384 dipinti originali sulla Sicilia commissionati all’acquarellista Fabrice Moireau, successivamente replicata a Roma presso Palazzo Cipolla dove ha ricevuto in visita il Presidente Mattarella; il recupero della “Pupa” del Capo nello storico mercato palermitano; il volume “Sicilia, il Grand Tour” e la sua presentazione al Salone del libro di Torino; il progetto “DONNA SICILIA, la prima eco-guida alle dimore storiche siciliane; il recupero del parco di via Sciuti come “giardino etico”; le borse di studio “Teatro Massimo Kid”; lo spettacolo al Teatro Biondo per i bambini “Alice e il Teatro delle meraviglie”; la scultura del mitologico Genio di Palermo dell’artista Domenico Pellegrino donata all’Orto Botanico di Palermo; il volume di pregio “Genius Panormi; la Giornata Mondiale della Salute Mentale in collaborazione con la Fondazione Progetto Itaca; il pranzo di fratellanza per la Giornata Mondiale del Povero; il murale “Fragile” quale regalo della Fondazione all’Oratorio della Parrocchia San Vincenzo De’ Paoli di Palermo; una donazione al Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi per coprire i costi di partecipazione alla 75° edizione del Festival di Sanremo; il progetto Sicily for Life per la realizzazione di un poliambulatorio dedicato alle malattie rare in età pediatrica dove ha messo a disposizione la somma di 1,5 milioni di euro.
Dragotto: “mia moglie saprà difendersi in Tribunale”
“Affermare pubblicamente, come riportato in alcuni articoli, che la Fondazione Dragotto faccia beneficienza di facciata mi sembra quantomeno denigratorio oltre che non conforme al vero. Concludo: io credo fermamente nel valore della giustizia.”
“Mia moglie è indagata e quindi presunta innocente, ma in ogni caso saprà difendersi in Tribunale qualora rinviata a giudizio, ma coinvolgere con presunte illazioni e indistintamente il cognome Dragotto e la mia persona, oltre che la Sicily by Car lo ritengo, assolutamente, non conforme ad una corretta informazione.”

