“In Italia noi abbiamo una copertura del 99,7%, ma a dispetto di ciò le velocità sono ancora basse, 121 mbit per secondo, sotto la media europea, e quindi questo non aiuta il successo e l’adozione del 5G – ha spiegato -. C’è anche un’incertezza derivante dai modelli di business, gli operatori stanno offrendo canoni diversi tra 4G e 5G, mentre altri utilizzano lo stesso costo, questo crea confusione tra gli acquirenti. Come Nokia, siamo fornitori degli operatori per le tecnologie radio, ottiche e delle reti fisse e siamo un player importante”.
A livello aziendale il 5G è una realtà consolidata e costituisce uno dei core business di Nokia: “A differenza del 5G consumer, che ha un problema di partenza, il 5G aziendale è una realtà a livello europeo. Il 5G è utilizzato largamente per la trasformazione delle attività aziendali, per le linee di produzione, la logistica e una serie di ambiti molto vasto – ha aggiunto Santoianni -. Nokia fornisce tutte le tecnologie, le reti private, wireless, i software, per aiutare le aziende a trasformarsi e rimanere competitive”.
Il tutto con un occhio di riguardo sempre nei confronti della sostenibilità: “Al centro dei propri valori aziendali Nokia ha la sostenibilità: tutte le soluzioni che idea, riproduce e distribuisce sono pensate per mantenere il costo per bit più basso possibile. Non solo facciamo in modo che il nostro impatto sia più basso possibile, ma anche che i clienti a loro volta utilizzando i nostri prodotti abbiano un impatto più basso”.
Il 5G non si è ancora diffuso in modo consistente, ma in Nokia è già tempo di lavorare sul 6G, la sesta generazione di telefonia mobile, tra le innovazioni che si potranno sperimentare nella nuova sede di Roma della multinazionale finlandese: “Il 6G sarà la fusione tra il fisico e il digitale, viene introdotto il concetto di homo augmentus, la rete sarà in grado di percepire presenza di oggetti, cose, persone, sarà in grado di poter operare aggiungendo informazioni alle esperienze delle singole persone – ha raccontato Santoianni -. Sarà una rete molto pervasiva, il tema della sicurezza è centrale. Nokia è inoltre leader di un progetto della commissione Europea per le reti del futuro da realizzare entro il 2030”, ha concluso.
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