A novembre scade il termine per le offerte, lavori di demolizione possibili già da gennaio. L’assessore regionale Falcone: “Una grande opportunità per riqualificare il viale Africa”
CATANIA – Novità per la Cittadella giudiziaria da realizzare al posto dell’ex palazzo delle poste di Viale Africa. A breve, infatti, il grosso edificio ammalorato e lasciato per anni e anni in stato di abbandono, e acquistato dallo Stato nel 2000, potrebbe essere demolito, come stabilito dalla Regione: rimetterlo in piedi, date le pessime condizioni certificate dai tecnici del Genio civile, costerebbe troppo per cui di è deciso per l’abbattimento. Per procedere al quale l’iter pare sia concluso.
Nella Gazzetta ufficiale è già stato pubblicato l’avviso di gara per la demolizione; entro il mese di novembre, scadrà il termine per la presentazione delle offerte. A questo punto, a gennaio potrebbero già iniziare i lavori la cui durata dovrebbe essere di circa sei mesi, stando anche a quanto dichiarato dal presidente della Corte d’Appello di Catania, Giuseppe Meliadò, tra i più attivi nello spingere verso la realizzazione del progetto.
Necessario per allocare i tantissimi uffici giudiziari sparsi per la città e ottenere maggiori spazi, in un luogo oltre tutto facilmente raggiungibile e collegato sia con la metropolitana – la fermata Galatea si trova a pochi metri di distanza – sia al passante ferroviario. Il costo dell’abbattimento dell’edificio, secondo quanto affermato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, dovrebbe aggirarsi intorno ai 3 o 3,5 milioni di euro e i lavori dovrebbero terminare entro luglio 2020. A quel punto, la ditta vincitrice dell’appalto avrà 24 mesi di tempo per realizzare la nuova struttura. Per la quale, sarà bandito un concorso internazionale di idee che sarà predisposto dal Genio Civile. Non prima, però, che l’assessore Falcone incontri i professionisti locali per un confronto.
“Con la nuova Cittadella giudiziaria, Catania archivierà una pagina di spreco e degrado potendosi finalmente dotare di una struttura all’altezza, ma anche di un’opera che immaginiamo dovrà avere una precisa identità architettonica – spiega Falcone. Buttiamo giù l’ex Palazzo delle Poste perché ristrutturarlo non è conveniente, ma l’operazione rappresenta una grande opportunità di riqualificazione moderna e sostenibile del viale Africa e della costa catanese. Ecco perché – conclude – ci rivolgeremo al mercato dei professionisti attraverso un concorso di idee internazionale, anche confrontandoci con le categorie e gli ordini”.
Insomma, dopo un lungo tempo di discussioni e annunci, il 2020 potrebbe essere l’anno buono per vedere modificato il volto di viale Africa, costellato per un lungo tratto da edifici in stato di abbandono e profondamente vandalizzati.