L’IA non comprometta ordine naturale della vita - QdS

L’IA non comprometta ordine naturale della vita

Carlo Alberto Tregua

L’IA non comprometta ordine naturale della vita

giovedì 28 Aprile 2022

L’Intelligenza Artificiale (IA) viene sempre più sviluppata dalla scienza e dagli strumenti tecnici, capaci di concentrare in spazi sempre più minuscoli miliardi di informazioni con la conseguente capacità della loro elaborazione.
Sono diventate sempre più preziose le materie prime, fra cui silicio e litio, per la continua miniaturizzazione dei componenti di apparati elettronici e informatici, che riescono a effettuare elaborazioni di enormi dimensioni in tempi sempre più ridotti.

Il Cern di Ginevra, con la sua galleria lunga circa un chilometro, è riuscito a scomporre gli atomi e a dimostrare l’esistenza del bosone che Higgs aveva intuito.

La mente umana, soprattutto quella scientifica, si è abituata a pensare continue innovazioni, cosicché consegue sempre nuove esperienze che trasforma in conoscenze; queste ultime vengono a loro volta trasformate in decisioni.

Le decisioni devono rientrare in un quadro organico che le metta a confronto con un successivo sistema ordinato, per conseguire obiettivi prima inimmaginabili e poi concretizzabili.
Mettere in relazione le decisioni frutto di conoscenze è una questione di metodo che, da un canto, tenta di massimizzare il risultato e, dall’altro, di minimizzare le spese materiali e immateriali occorrenti per raggiungerli.

Tutto questo ovviamente non è facile, perché bisogna sempre di più potenziare il modo di ragionare sulle cognizioni esistenti, in modo da valorizzarle e trarne delle conseguenze che le facciano continuamente progredire.

Se pensate alle dimensioni dei primi personal computer (1980) peraltro provenienti dagli armamenti, paragonandole a quelle attuali, vi è una dimostrazione plastica dell’enorme sviluppo dell’IA.
La materia occupa spazio e non si distrugge mai, secondo la legge di Lavoisier, perché si trasforma continuamente. In questa logica diventa sempre più evidente e di concreta attuazione l’esigenza della circolarità dell’economia, secondo la quale è un’aberrazione gettare via qualunque cosa.

L’IA non solo aiuta a progettare e realizzare apparecchiature sempre più potenti, ma sta avendo sviluppi incredibili nella robotica, soprattutto quella utilizzata negli apparecchi elettromedicali. Alcuni di essi sostituiscono le mani dei chirurghi, le quali non possono avere la precisione dei meccanismi che intervengono sui tessuti umani in spazi di millimetri o anche più ridotti. Operando attraverso tali strumenti i chirurghi riescono a fare operazioni più precise e più efficaci.

Ma la robotica sta sviluppando strumenti sempre più efficaci in qualunque versante dello scibile umano, con la conseguenza che tutte le attività sono sempre più aiutate e favorite, diventando più efficienti e quindi capaci di generare risultati migliori in qualità e quantità.
Tutto ciò deve mettere in guardia da riflessi di tipo etico evitando di pensare che qualcuno possa mai progettare un robot capace di superare per intelligenza e creatività le persone umane.

Il limite etico prima indicato sembra sia effettivo. Gli scienziati e i ricercatori escludono che un robot possa produrre intelligenze superiori a quelle umane, perché comunque esso è una macchina che funziona in base a software che sono predisposti dalle persone, con la conseguenza che riporta tutti i limiti dei suoi creatori. Solo nei libri di fantascienza vengono descritti robot che soverchiano popolazioni e si sostituiscono ai loro posti di comando facendole diventare schiave.

È vero che qualche volta la fantasia ha superato la realtà: una per tutte è l’invenzione di Jules Verne (1828 – 1905) quando ci descrisse le avventure del capitano Nemo e del suo Nautilus, il primo sommergibile della storia, mai costruito.
Vero è anche che spesso la realtà supera la fantasia. La verità è che la specie umana non ha una precisa cognizione della realtà, che guarda spesso con occhi distorti e senza la opportuna focalizzazione.
L’IA è comunque un’immensa risorsa che aiuterà molto il progresso sol che si gestisca con buonsenso ed entro i limiti di una condotta morale ineccepibile e mai valicabile.

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