"Casa Felicia rischia di essere restituito alla famiglia Badalamenti", lo sottolinea Libera, evidenziando come "per un errore formale non possiamo permetterci di cedere"
“Casa Felicia rischia di essere restituito alla famiglia Badalamenti”, lo sottolinea Libera, evidenziando come “per un errore formale non possiamo permetterci di cedere”, concedendo “un regalo inaspettato alle mafie”.
Alziamo la voce: nessun passo indietro per il riutilizzo sociale di Casa Felicia, bene confiscato alla famiglia Badalamenti che rischia di essere restituito per un errore formale al figlio del capomafia”, sottolinea l’associazione.
Il comunicato
“Sarebbe grave se questo avvenisse perché il bene confiscato è divenuto bene comune, di una comunità che vuole continuare a custodire la memoria di Peppino e di Felicia, sua madre coraggiosa – conclude Libera -. La vita di Peppino e di Felicia è stata una vita per la verità e la giustizia che appartiene a tutto il Paese e ha contribuito fortemente a costruire quei percorsi culturali ed educativi con tante scuole e associazioni e la partecipazione di tanti giovani provenienti da tutta Italia, grazie all’impegno dei loro familiari. E’ la storia di un impegno civile ed etico che non può interrompersi per un vizio di forma. Sarebbe una grande sconfitta e un regalo alle mafie. Facciamo quindi un forte appello affinché le Istituzioni trovino al più presto le soluzioni per permettere che il riutilizzo sociale di Casa Felicia possa continuare ad essere motore e luogo di cambiamento e speranza”.
“Casa Felicia rischia di essere restituito alla famiglia Badalamenti”, lo sottolinea Libera, evidenziando come “per un errore formale”, “non possiamo permetterci di cedere, concedendo un regalo inaspettato alle mafie. Alziamo la voce: nessun passo indietro per il riutilizzo sociale di Casa Felicia, bene confiscato alla famiglia Badalamenti che rischia di essere restituito per un errore formale al figlio del capomafia”, sottolinea l’associazione.
“Sarebbe grave se questo avvenisse perché il bene confiscato è divenuto bene comune, di una comunità che vuole continuare a custodire la memoria di Peppino e di Felicia, sua madre coraggiosa – conclude Libera -. La vita di Peppino e di Felicia è stata una vita per la verità e la giustizia che appartiene a tutto il Paese e ha contribuito fortemente a costruire quei percorsi culturali ed educativi con tante scuole e associazioni e la partecipazione di tanti giovani provenienti da tutta Italia, grazie all’impegno dei loro familiari. E’ la storia di un impegno civile ed etico che non può interrompersi per un vizio di forma. Sarebbe una grande sconfitta e un regalo alle mafie. Facciamo quindi un forte appello affinché le Istituzioni trovino al più presto le soluzioni per permettere che il riutilizzo sociale di Casa Felicia possa continuare ad essere motore e luogo di cambiamento e speranza”.