E’ stata rilasciata Valentina Cirelli, l’attivista italiana arrestata il 19 aprile scorso in Guinea Bissau, con l’accusa di aver partecipato a manifestazioni con atti vandalici ai danni di una società cinese, titolare di una concessione per lo sfruttamento del suolo per l’estrazione di minerali.
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Del caso di Cirelli, presidente dell’associazione ambientalista Tchon Tchomano e proprietaria dell’hotel Kassumayaku nella località balneare di Varela, si era occupata la Farnesina, attraverso l’ambasciata italiana a Dakar, chiedendo che venissero rispettati i suoi diritti.
L’arresto il 19 aprile e il rilascio
L’attivista e imprenditrice Valentina Cirelli Agwineriün, dal padre italiano e madre guineana, di Lerici, porta avanti in Guinea Bissau un progetto sociale di scuola materna ed elementare iniziato da Miradas al Mundo. Il tutto è affiancato da un progetto di turismo sostenibile radicato nella cultura locale che supporta la stessa scuola.
Dopo alcune manifestazioni pacifiche contro l’attività di un’azienda mineraria cinese in Guinea Bissau si sono verificati alcuni atti di vandalismo isolati ma senza che Valentina ne sia direttamente coinvolta.
Nonostante ciò, Valentina è stata arrestata dalle autorità di Ingoré il 19 aprile per il semplice fatto di essere una figura attiva e un leader della comunità. Oggi 29 aprile, dopo 10 giorni, è stata liberata e rilasciata.

