Anche stamattina, alle 7.48, ora in cui venne ucciso l'imprenditore che si oppose al pagamento del pizzo, si è svolta la cerimonia di commemorazione
Palermo ricorda anche quest’anno Libero Grassi, il coraggioso imprenditore palermitano ucciso dalla mafia il 29 agosto di 31 anni fa, perché si oppose al pagamento del pizzo a Cosa nostra.
Come da consuetudine anche stamattina, alle 7.48, l’ora in cui venne ucciso, la figlia Alice Grassi e il fratello Davide hanno spruzzato della vernice con una bomboletta spray di colore rosso nel luogo dell’omicidio.
Anche questa volta è stato posizionato il tradizionale cartello, scritto a mano come vuole la famiglia che si è sempre opposta a una lapide, che recita: “Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia dall’omertà dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti, dall’assenza dello Stato”.
Presenti alla cerimonia di questa mattina in via Vittorio Alfieri il Prefetto Maria Grazia Nicolò, Commissario straordinario antiracket, il Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, il Questore Leopoldo Laricchia, il generale dei carabinieri Rosario Castello e il generale Giuseppe De Liso con altri ufficiali dei Carabinieri, ma anche il generale della Gdf Riccardo Rapanotti con il colonnello Gianluca Angelini.
Presente anche il sindaco Roberto Lagalla e il vicepresidente della Regione siciliana Gaetano Armao, in rappresentanza della Regione Siciliana. Sul luogo dell’eccidio anche l’assessore regionale Toto Cordaro.