Un raid aereo delle forze del generale Haftar contro l’Accademia militare di Tripoli ha causato almeno una trentina di morti e quasi venti feriti fra i miliziani-cadetti, con un bilancio di vittime che però potrebbe essere oltre il doppio stando a quanto rivendicato dalla propaganda dell’uomo forte della Cirenaica.
L’incursione viene presentata come una rappresaglia di un “bombardamento turco” compiuto all’alba contro la “brigata salafita 210”.
La “Libia chiede una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere delle atrocità di Haftar e dei crimini di guerra a seguito dell’attacco aereo mortale al Collegio militare di Tripoli che ha causato 28 cadetti morti e altri 23 feriti”.
Lo ha scritto su Twitter il quotidiano on line di Tripoli The Lybia Observer, che in un precedente intervento aveva rivelato come “un portavoce del signore della guerra Haftar, Khaled Al-Mahjoob”, rivendicasse “la responsabilità dell’attacco aereo al Tripoli Military College che ha causato la morte di 28 cadetti e altri 23 feriti, affermando in una dichiarazione ad ‘Alhurra Tv’ che i cadetti del college sono ‘miliziani’”.
“Il deliberato bombardamento di civili e del collegio militare” è un “atroce atto criminale che rappresenta un crimine contro l’umanità” ha denunciato in un tweet il ministro dell’Interno del governo di accordo nazionale libico, Fathi Bashagha, parlando del raid delle forze di Haftar contro l’accademia di polizia a Sud di Tripoli.
La recrudescenza militare a Tripoli potrebbe portare a nuove partenze di migranti verso l’Europa.

