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Libia, raggiunto a Berlino l’accordo sulla tregua

Libia, raggiunto a Berlino l’accordo sulla tregua
epa08141485 German Chancellor Angela Merkel (C) opens the International Libya Conference in Berlin, Germany, 19 January 2020. By means of the ‘Berlin Process’, German government seeks to support the peace efforts of the United Nations (UN) to bring about an end to the conflict in Libya. Following the renewed outbreak of hostilities in April 2019, UN presented a plan to stop further military escalation and resume an intra-Libyan process of reconciliation. EPA/Guido Bergmann / POOL

Angela Merkel, “Tutti d’accordo su una soluzione politica, rispettare l’embargo delle armi”. Alla dichiarazione finale mancano, tuttavia, i due leader libici Fayez Sarraj e Khalifa Haftar. Soddisfatti Conte e Di Maio

Si è chiusa ieri, dopo circa quattro ore di discussioni, la Conferenza di Berlino sulla Libia.

Il via libera alle conclusioni finali del summit, secondo la bozza circolata nelle ultime ore, è giunta in serata.

Al tavolo riuniti tutti i Paesi Ue ed extra Ue che hanno dato il loro ok.

Alla dichiarazione finale mancano, tuttavia, i due leader libici Fayez Sarraj e Khalifa Haftar.

“Tutti gli Stati sono d’accordo che abbiamo bisogno di una soluzione politica e che non ci sia alcuna chance per una soluzione militare”, ha detto Angela Merkel al termine della conferenza.

“Abbiamo messo a punto un piano molto ampio, tutti hanno collaborato in modo molto costruttivo, tutti sono d’accordo sul fatto che vogliamo rispettare l’embargo delle armi con maggiori controlli rispetto al passato”.

A Berlino “non abbiamo risolto tutti i problemi” sulla Libia ma “abbiamo creato lo spirito, la base per poter procedere sul percorso Onu designato da Salamé”.

“Ci possiamo ritenere soddisfatti perché comunque abbiamo ottenuto passi avanti”, ha detto il premier Giuseppe Conte parlando con Luigi Di Maio al punto stampa dopo la Conferenza di Berlino sulla Libia.

“Ne abbiamo parlato – ha aggiunto Conte – e l’Italia è disponibile ad essere in prima fila per un impegno di responsabilità anche sul monitoraggio della pace. Ovviamente dovremo passare dal Consiglio di sicurezza dell’Onu”. Alla base del documento “c’è un impegno di tutti gli stakeholders, comunità internazionale compresa, ad evitare ingerenze” in Libia.

“Tutti si sono impegnati a ritirarsi dalle interferenze negli interessi libici. E’ un principio che deve essere rispettato”, ha sottolineato il segretario generale Onu, Antonio Guterres al termine della Conferenza di Berlino.

Guterres ha espresso “profonda gratitudine per Merkel e l’iniziativa di questa conferenza, il suo impegno contribuirà alla stabilità della Libia”, ha aggiunto ribadendo che “non c’é soluzione militare, lo hanno detto tutti i partecipanti. Tutti vogliamo negoziati sotto l’egida dell’Onu che portino ad una soluzione pacifica della crisi”.

“Un giorno meraviglioso”, ha detto l’inviato speciale dell’Onu per la Libia Ghassem Salamè auspicando che si possa implementare tutto quello che è stato deciso.

“La conferenza di Berlino ha raggiunto i risultati che si era data. Non sono stati risolti tutti i problemi, ma è stato compiuto il passo in avanti che aspettavamo. Tutti gli attori al tavolo, coinvolti nel conflitto in Libia, hanno infatti firmato una dichiarazione finale che contiene quanto richiesto dall’Italia in queste settimane” ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, secondo il quale “bisogna comunque essere cauti e continuare a lavorare ogni giorno”.