Libri, a Palermo il "Diario inquieto di un’insegnante precaria" - QdS

Libri, a Palermo il “Diario inquieto di un’insegnante precaria”

Libri, a Palermo il “Diario inquieto di un’insegnante precaria”

martedì 25 Febbraio 2020

Un libro come strumento per creare un tavolo di riflessione sul precariato lavorativo ed esistenziale, ma con lo slancio, il coraggio e la tenacia di rimanere nella propria terra o di ritornare

PALERMO – Un libro come strumento per creare un tavolo di riflessione sul precariato lavorativo ed esistenziale, ma con lo slancio, il coraggio e la tenacia di rimanere nella propria terra o di ritornare. Domani alle 17 si presenterà alla Galleria D’arte Moderna di Palermo: “Diario inquieto di un’insegnante precaria” di Mari Albanese e Maria Grazia Maggio, Navarra editore.

Entrambe insegnanti, scrittrici e donne impegnate nel sociale. Il romanzo narra le vicende di Tecla, un’insegnante precaria di trentotto anni. Sicilianissima di nascita e di formazione, costretta ad abbandonare la sua terra e la ricerca di lavoro per approdare a Firenze. Avverte, sin dal suo arrivo, il bisogno di riflettere sulla sua condizione esistenziale e professionale, sui suoi amori, sulla famiglia e sui sogni delusi. Inizia quindi a scrivere sulle pagine di un diario, che da semplice compagnia si trasforma, poco a poco, in un interlocutore necessario, grazie al quale la visione della propria vita da precaria si estende alle tante altre esperienze altrui, corrispondenti e complementari.

Il mondo della scuola con le sue contraddizioni, le lavatrici a gettoni, gli ortaggi in bella vista al supermercato incarnano, allo stesso tempo, la solitudine e la ricchezza del quotidiano: mezzi entrambi necessari perché Tecla possa affacciarsi a nuove opportunità e a nuove prove da superare, sulle proprie gambe ma con la consapevolezza di condividerle con un’intera generazione. A moderare il dibattito la Preside Chiara Di Prima, presidente regionale dell’Uciim. Daranno il loro contributo Tiziana Albanese, Giuliana Spera e Ludovica Di Prima dell’associazione “Si resti arrinnesci” e Giovanna D’Agostino Presidente dell’associazione: “Insieme per il sostegno”.

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