La fotografia nel il 55esimo Rapporto Censis: nel 2021 aumento dell’1,7% rispetto al 2019. In crescita anche il numero di chi sceglie gli e-book: un italiano su dieci (+2.6%)
ROMA – Sembra essersi arrestata l’emorragia di lettori di libri: nel 2021 sono il 43,6% degli italiani, con un aumento dell’1,7% rispetto al 2019 (sebbene nel 2007 chi aveva letto almeno un libro nel corso dell’anno era il 59,4% della popolazione). È quanto mette in luce il 55esimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese nel 2021. Secondo l’Istituto di ricerca se si considera che chi ne ha letti più di 3 costituisce una fetta pari al 25,2%, si può affermare che il lockdown ha senz’altro prodotto un riavvicinamento alla lettura. Sale anche il numero di lettori di e-book, pari oggi a un italiano ogni dieci (l’11,1%: +2,6%).
Sono 5,9 milioni i giovani lettori in Italia (0-14 anni) secondo la ricerca dell’Associazione Italiana Editori (Aie) in collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) presentata a ‘Più libri più liberi’, la Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria di Roma organizzata dall’Aie. “Per la prima volta – ha spiegato il responsabile dell’ufficio studi di Aie Giovanni Peresson – esploriamo i consumi di prodotti editoriali nei neonati, attraverso i libri tattili, e diamo conto di una evoluzione che deve far riflettere sul potenziamento delle politiche di sostegno alla lettura, per capire su quali fasce è meglio indirizzarle e come”.
Per Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura, “Lettori non si nasce, inutile far finta che sia così. Al contrario, è compito di chi programma politiche pubbliche di incentivo alla lettura far nascere lettori: incentivando e sostenendo la lettura(ascolto) in età neonatale, prescolare e preadolescenziale, tenendo conto però che oggi i processi di lettura non restano più limitati all’ebook o al libro tattile, né tantomeno al libro illustrato: quel che sta cambiando è il concetto di libro – sempre più integrato tra diversi supporti mediali – che trascina con sé il concetto di lettura, sempre più digitale: al libro di carta, inteso al singolare, si aggiungono libri ibridi, che utilizzano simultaneamente sensorialità diverse (udito, tatto, vista), e che spingono il lettore in erba verso una cognizione del mondo sempre più simultanea e plurale”.
Nella fascia 0-14 anni, i lettori (o ascoltatori) sono il 77% del totale e ognuno di questi legge in modi molto diversi: il 72% legge libri a stampa (anche illustrati), il 10% e-book, il 2% audiolibri fisici, il 3% audiolibri su piattaforme, il 18% utilizza app educative e narrative, il 34% (nella fascia 0-4 anni) libri tattili. Dietro questi numeri, però, si cela un andamento per età estremamente variabile: tra 0-3 anni i lettori sono il 77%, salgono al 93% nella fascia 4-6 anni per calare all’84% nella fascia 7-9 anni.
Tra i 10 e i 14 anni scendono ancora verso il 65%, una discesa che continuerà poi per toccare il 51% nella fascia 15-17 anni (fascia che non è però oggetto di questa ricerca). La media del 77% nasconde differenza anche nel genere: sono lettrici l’80% delle bambine contro il 75% dei bambini. Per quanto riguarda l’intensità di lettura, poco meno della metà (42%) legge tra 1 e tre libri l’anno, il 30% tra 4 e 6 libri, il 20% tra 7 e 11 libri, l’8% 12o più libri.
La stragrande maggioranza, il 69% legge solo libri a stampa o libri tattili mentre ben il 20% legge o ascolta anche in lingua straniera. Il 37%, inoltre, sceglie da sé cosa leggere.
IL FOCUS
I fumetti piacciono a 9 milioni di italiani
Sono quasi 9 milioni i lettori di fumetti in Italia. Soprattutto giovani, più maschi che femmine, gli amanti dei fumetti sono più in generale amanti della lettura anche in altre forme. Secondo la ricerca condotta dall’Aie, i lettori di fumetti (più di 14 anni) sono 8,7 milioni, ovvero il 18% della popolazione e il 35% della platea complessiva dei lettori.
Se confrontiamo questo numero rispetto a ricerche svolte in passato da altri istituti di ricerca (quella del 1996 di Istat sui maggiori di sei anni e quella del 2019 di Ipsos sui maggiori di 15) notiamo una crescita notevole: erano 3,96milioni nel 1996, 7,28 nel 2019. Sempre Ipsos, nel 2021 stima 8,27 milioni di lettori, ma anche in questo caso dai 15 anni in su.
Il fumetto è un genere più frequentato dagli uomini (21%) che dalle donne (14%) e più dai giovani che dagli anziani, anche se non in maniera preponderante. Anzi, si può dire che la lettura di fumetti è molto presente fino agli under-55. Nel dettaglio: leggono fumetti il 17% della popolazione nella fascia d’età15-17 anni, il 26% tra i 18 e i 24 anni, 23% (25-34 anni), 22% (35-44 anni), 20% (45-54 anni), 13% (55-64 anni) e 11% (65-74 anni).
I livelli di lettura sono molto alti: la media dei fumetti letti ogni anno è di 17,5 (a stampa nuovi e usati e e-book) e ben il 64% della platea ne legge più di 7. Il digitale e l’usato giocano un ruolo molto forte: si affida anche agli e-book il 31% dei lettori di fumetti, anche all’usato il 42%.