Il Comune di Catania ha avviato nelle scorse settimane un importante intervento di rigenerazione urbana nel quartiere di Librino, in viale Moncada 27, grazie ai fondi del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINQuA), finanziato nell’ambito del PNRR. Il progetto, denominato “Librino Città Moderna”, prevede la costruzione di due edifici di edilizia economica e popolare, per un totale di 64 alloggi, senza ulteriore consumo di suolo.
Investimento da 10 milioni di euro: riqualificazione abitativa e sviluppo green
L’investimento, pari a 10 milioni di euro, è finalizzato a ridurre il disagio abitativo, riqualificare aree degradate e promuovere sostenibilità e inclusione sociale. Gli edifici, già in avanzato stato realizzativo, saranno dotati di impianti fotovoltaici e sistemi di efficientamento energetico, e verranno affiancati da spazi pubblici riqualificati, verde attrezzato, un’area giochi e fitness già completata, e un nuovo parcheggio da 150 posti, in fase di ultimazione, dotato di pavimentazione drenante e alberature idonee. È prevista inoltre la riqualificazione delle aree esterne adiacenti agli edifici, con spazi di aggregazione, nuovi parcheggi e una stazione di ricarica elettrica per bici e monopattini e incentivare una mobilità sostenibile.
Agata Palazzolo (Sunia Catania): “Contenti, ma serve ancora di più”
Il Quotidiano di Sicilia ha interpellato sulla questione Agata Palazzolo, Segretaria generale di Sunia Catania, la principale organizzazione a tutela degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica. Per Sunia si tratta di un passo in avanti per le tante famiglie in difficoltà all’interno del quartiere etneo, ma a ciò dovranno essere accompagnati ulteriori investimenti per combattere sempre di più il disagio abitativo.
“I lavori per il progetto, finanziato nel 2021, erano iniziati intorno a marzo del 2024. Poi, però, si era verificata una brusca frenata – spiega Agata Palazzolo – che ci ha costretto ad inviare una lettera di sollecito all’Ufficio dei Lavori Pubblici del Comune e all’Ing.Finocchiaro per incentivarne un’immediata ripresa. Non avendo ricevuto risposta nell’immediato, avevamo deciso di indire una manifestazione, ma fortunatamente, il tutto si è nuovamente sbloccato. Adesso ci sono gli operai a lavoro, sono state già poste le fondamenta per la base del palazzo che sarà suddiviso in 8 piani. Accanto alla costruzione delle abitazioni, grazie al PINQuA, ci sarà anche un’opera di rigenerazione sociale: verrà realizzato un nuovo parcheggio, emergerà il verde: ci saranno anche un parco giochi, un alimentatore elettrico per i monopattini ed anche un sistema di pannelli fotovoltaici sul tetto”.
“Soddisfatti ma occorre altro: servono alloggi residenziali in centro città”
Come anticipato poc’anzi, questo rappresenta soltanto un primo passo verso una rinascita del quartiere Librino: Agata Palazzolo, infatti, auspica infatti corposi interventi anche nell’immediato futuro per risolvere le problematiche tutt’ora esistenti.
“Siamo soddisfatti, sì, dato che 64 famiglie nel 2027 potranno avere delle nuove case – continua la segretaria generale di SUNIA Catania – Tuttavia, questo non basta: servirebbe, infatti, ad esempio riqualificare le altre due torri, disponendo 72 abitazioni per ciascuna, in modo tale da andare incontro ai bisogni di ulteriori 200 famiglie. Solleciteremo, infine, il Comune di Catania a riflettere sulla possibilità di realizzare i prossimi alloggi residenziali non più a Librino o a San Giovanni Galermo, bensì nei quartieri periferici della città come in piazza San Cosimo dove vi sono delle strutture abbandonate da ormai 30 anni. Chediamo che si costruiscano palazzi di massimo 3-4 piani e non più di 8, in modo tale di non gravare economicamente nuclei familiari soprattutto dal punto di vista dei costi di gestione condominiale”.
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